Italia e mondo

Manovra, fonti del ministero: intesa fra Roma e Bruxelles

18 dicembre 2018 | 18:57
Share0
Manovra, fonti del ministero: intesa fra Roma e Bruxelles

Conte all’Ue: “2,04% ma pensioni e reddito non si toccano”. Moscovici: “Lavoro affinché Italia non sia sanzionata”

REGGIO EMILIA – Fatto l’accordo Roma-Bruxelles. E’ quanto fanno sapere fonti del Mef. La notizia arriva in serta dopo che in mattinata il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva sentito al telefono, i commissari europei Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, come si apprende da fonti di Palazzo Chigi. I colloqui rientrano nell’ambito della interlocuzione in corso tra Roma e Bruxelles sulla legge di bilancio. Il reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni “non si toccano”.

E’ la posizione che il premier Conte avrebbe ribadito ai commissari Ue Dombrovskis e Moscovici. Secondo fonti di governo, questa linea sarebbe stata tenuta dal premier nel corso di tutto il negoziato. Viene respinta così l’idea di ulteriori rinvii o tagli (oltre i 4 mld già previsti) sulle due misure. Conte avrebbe ribadito l’impegno a portare il deficit al 2,04% e difeso i contenuti della proposta italiana.

“Lavoriamo giorno e notte con le autorità italiane per conciliare le misure che vogliono varare con il rispetto delle regole di bilancio”: aveva detto , in mattinata ai microfoni dell’emittente francese RTL, il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici. Moscovici ha ribadito che “la Francia sarà l’unico paese a superare il 3% di deficit nel 2019” e “non ci saranno sanzioni”.

Moscovici ha anche spiegato di lavorare affinché, oltre alla Francia, “neppure l’Italia sia sanzionata”: “penso che sarebbe negativo – ha aggiunto – e’ un grande Paese della zona euro, in cui ha il suo posto”.

“Meglio tardi che mai. Mi fa piacere”, ha commentato Matteo Salvini le parole del commissario Ue Moscovici sull’Italia. “E’ qualche settimana che stiamo lavorando perché gli italiani possano avere finalmente una legge di bilancio. Se anche dall’altra parte del fiume stanno lavorando nella stessa direzione… Nelle scorse settimane, ogni tanto, abbiamo avuto la sensazione, sicuramente sbagliata, che ci fosse un approccio diverso”, ha detto.

“Abbiamo ampiamente superato il livello di guardia sulla legge di bilancio – ha detto il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci -. L’incapacità di questa maggioranza ci ha trascinati in piena emergenza democratica. Chiediamo che il presidente Conte venga subito in Aula a spiegare le ragioni di questo intollerabile ritardo. Se Conte ignorerà ancora una volta il Senato, siamo pronti a mettere in pratica la più estrema delle proteste: occuperemo l’Aula. È un appello che rivolgiamo anche agli altri gruppi di opposizione”.

Intanto la portavoce del presidente Juncker ha annunciato che il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis e il commissario Pierre Moscovici faranno domani, durante la riunione della Commissione, il punto della situazione sui lavori sul bilancio italiano.

“Il governo – dicono i capigruppo – andrà in Aula quando ci sarà l’accordo con l’Europa”. In arrivo in commissione bilancio al Senato un pacchetto di emendamenti: dall’ecotassa fino a 2.500 euro sulle auto più inquinanti al taglio delle risorse per la sicurezza sul lavoro. C’è un nuovo Milleproroghe: Slitta l’entrata in vigore della riforma delle intercettazione.