Italia e mondo

Manovra, caos al Senato. Le opposizioni: “Dateci un testo, buffoni”

22 dicembre 2018 | 17:58
Share0
Manovra, caos al Senato. Le opposizioni: “Dateci un testo, buffoni”

Il governo ha posto la fiducia sul maxiemendamento. In commissione alla Camera il 27, in Aula il 28 e 29

REGGIO EMILIA – Il governo pone la fiducia nell’Aula del Senato sul maxiemendamento alla manovra, sul quale c’è il via libera della Ragioneria. Ma è caos a Palazzo Madama: “Dateci un testo, vergogna, siete dei buffoni”, urlano i senatori delle opposizioni davanti all’ufficio del presidente della commissione Bilancio Daniele Pesco poco prima che riprenda l’esame del maxiemendamento.

“Il sottosegretario Garavaglia – spiega il capogruppo Pd in commissione Antonio Misiani – ci ha detto un’ora e mezzo e fa che ci sono delle correzioni formali, di drafting, ma ancora non sappiamo niente”.

Proteste anche da parte di Fi: “Non siamo in condizione di esprimere il nostro voto: Forza Italia abbandona la commissione”, annuncia Gilberto Pichetto Fratin alla ripresa dei lavori della commissione Bilancio del Senato.

I capigruppo del Pd, Andrea Marcucci e di Forza Italia, Anna Maria Bernini, hanno chiesto quindi al presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati la convocazione della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, “visto il caos sulla legge di bilancio”.

Si allungano i tempi per il varo della manovra alla Camera dopo l’ok del Senato. Secondo quanto si apprende da fonti di Montecitorio, la legge di bilancio sarà all’esame della commissione anche il 27 dicembre per approdare in aula il 28 ed essere varata entro sabato 29.

Saldo e stralcio per chi è in difficoltà
Arriva il saldo e stralcio delle cartelle tra 2000 e 2017 per chi è “difficoltà economica” con Isee entro 20mila euro. Lo si legge nel maxiemendamento, che prevede l’estinzione dei debiti per omessi versamenti di tasse e contributi pagando il 16% con Isee non superiore a 8.500 euro, il 20% con Isee fino a 12.500 euro e 35% con Isee fino a 20mila euro. Il debito può essere pagato senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione, entro il 30 novembre del 2019 oppure in 5 rate con importi diversi rispetto alla prima versione.