Imprese, alla Nexion la Fiom fa incetta di delegati

14 dicembre 2018 | 18:02
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Imprese, alla Nexion la Fiom fa incetta di delegati

In tre stabilimenti eletti 11 delegati e 5 rappresentanti della sicurezza

REGGIO EMILIA – La Fiom-Cgil si impone nelle elezioni delle nuove rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) e dei rappresentanti alla sicurezza (Rls) che si sono svolte il 6 e 7 dicembre in tutti gli stabilimenti di Reggio Emilia della Nexion. L’azienda leader mondiale per le attrezzature per gommisti conta in provincia oltre 550 addetti.

I risultati del voto, a cui hanno partecipato 344 lavoratori tra operai e impiegati, assegnano in totale alle tute blu della Cgil 11 seggi per le Rsu e cinque per gli Rls (un seggio Rsu e’ andato alla Fim-Cisl e la Uilm-Uil non ha presentato liste). In particolare nello stabilimento di via Ss 468, il piu’ grande a Reggio, la Fiom aumenta i consensi ottenendo 276 voti, guadagna un ulteriore seggio Rsu e diventa l’unica organizzazione con delegati nello stabilimento maggiore (sei delegati su sei e tre su tre delegati alla sicurezza), mentre la Fim perde l’unico delegato che aveva.

Nello stabilimento di Prato di Correggio si confermano tre delegati su tre ed un rappresentante per la sicurezza su uno eleggibile. “Nello stabilimento di via Modena abbiamo mantenuto due delegati su tre- fa sapere il sindacato di categoria- mentre l’altro delegato e’ l’unico eletto della Fim Cisl. Abbiamo confermato anche l’unico seggio come Rls disponibile”.

A “questo importante risultato di consenso e fiducia riconosciuto dai lavoratori – commenta la Fiom dopo il voto in Nexion per i delegati – ha sicuramente contribuito il continuo impegno profuso da decenni sulla contrattazione di qualita’ per migliorare le condizioni dei lavoratori fino ad arrivare all’ultimo contratto integrativo aziendale con caratteri innovativi”. In questo contratto, sottoscritto unitariamente a giugno, e’ stato infatti introdotto il meccanismo per cui il lavoratore puo’ decidere di ricevere in busta paga l’aumento salariale maturato o convertirlo in permessi retribuiti, riducendo l’orario di lavoro.