Sede vigili in stazione, il M5S: “Scelta dal sapore elettorale”

13 novembre 2018 | 13:20
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Sede vigili in stazione, il M5S: “Scelta dal sapore elettorale”

Il motivo del voto di astensione pronunciato ieri sera in Consiglio comunale, e’ spiegato oggi dal gruppo consiliare e si lega “alla presenza di Stu Reggiane”

REGGIO EMILIA – Dopo la variante al regolamento edilizio che taglia nuovo cemento e incrementa il verde su cui non ha partecipato al voto, il Movimento 5 stelle di Reggio Emilia sospende il giudizio anche sul trasferimento in zona stazione della sede della Polizia municipale. Il motivo del voto di astensione pronunciato ieri sera in Consiglio comunale, e’ spiegato oggi dal gruppo consiliare e si lega alla presenza di Stu Reggiane (societa’ di scopo del Comune partecipata anche da Iren), che dopo la riqualificazione dei capannoni delle ex officine meccaniche e del quartiere Santa Croce, prendera’ in mano anche questa nuova partita.

Il quadro economico complessivo del nuovo comando della Polizia cittadina e’ infatti di 6,5 milioni di euro, di cui uno e mezzo intercettabili attraverso un bando regionale a cui il progetto e’ candidato, e il resto in capo allo Stu che dovra’ accendere un finanziamento pari a 5 milioni circa. L’inizio dei lavori e’ previsto entro la fine del 2019.

“Ancora una volta in un’operazione del Comune compare la Stu. Questo getta un’ombra sulla decisione di spostare la sede della Polizia municipale in viale IV Novembre”, affermano i 5 stelle. “È evidente che, considerata la mancanza di trasparenza che caratterizza tutte le operazioni gestite da Stu, non abbiamo potuto votare a favore di questa delibera”.

Quanto al merito del progetto, che sposta un presidio di pubblica sicurezza in una delle zone piu’ critiche sotto questo profilo, i pentastellati commentano: “Un’idea che arriva quasi a fine partita, alla fine del mandato, dopo che un quartiere e’ stato devastato e dopo che da anni gli abitanti della zona chiedevano un maggior presidio del territorio”. Insomma una scelta che “presentata adesso, ha un sapore vagamente elettorale”.