Nuova sede Municipale, la Rubertelli: “Chi pagherà i 6,5 milioni necessari?”

19 novembre 2018 | 13:02
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Nuova sede Municipale, la Rubertelli: “Chi pagherà i 6,5 milioni necessari?”

Il capogruppo di Alleanza Civica: “Trovata elettorale che peserà sulle tasche dei reggiani”

REGGIO EMILIA – “La nuova sede del comando della Polizia Municipale, oggetto di delibera e di discussione lo scorso lunedì in Consiglio, altro non è che una trovata elettorale per cercare di rimediare ad anni di distrazione del Pd sui problemi di sicurezza della zona della stazione”.

Lo scrive Cinzia Rubertelli, capogruppo consigliare di Alleanza civica, che aggiunge: “Una scelta, quella di spostare il comando, che non era nel programma elettorale col quale il sindaco si è presentato ai reggiani nel 2014, che arriva a fine mandato e che la futura amministrazione, quella che uscirà dal voto del 2019, si troverà a dover gestire. L’inopportunità politica di questa operazione è evidente. Il problema vero è che il trasferimento della sede della Municipale in viale IV Novembre non risolverà i problemi di un quartiere da rigenerare nella sua composizione sociale e dal punto di vista della qualità urbanistica complessiva. Un’operazione patrimonialmente devastante: ammesso che sia davvero necessario spostare la sede della Municipale, che fine farà la vecchia sede? Perché spendere 6,5 milioni di euro per uffici da 2500 metri quadri quando il Comune possiede la torre del Giglio da 3mila metri quadri o l’ex sede Let’s Dance che non riesce a vendere? Stu Reggiane, la società mista pubblico/privato tra Comune e Iren, nata con l’intervento sull’area di Santa Croce, nei fatti diventa l’immobiliare del Comune e aggrava il suo peso su di un intervento pubblico: il privato che cosa c’entra?”.

Conclude la Rubertelli: “Noi che da tempo chiediamo più agenti a presidiare la città e meno alla scrivania, crediamo che la riqualificazione di zona stazione passi da una pluralità di azioni che comincia con il ripristino della legalità, da azioni di integrazione del quartiere con il resto della città ed azioni di natura urbanistica su tutta la zona est del quartiere, non tanto da una nuova caserma. Purtroppo lo spostamento di 200 persone – il personale in forza al Comando di Reggio – risponda solo all’urgenza di colmare un vuoto tangibile nelle politiche del Pd in zona stazione. E non risolverà i problemi atavici del quartiere. Prova ne è l’ufficio itinerante dell’assessora Natalia Maramotti che non ha portato benefici e lo testimonia l’attività illecita, diventata un caso nazionale, che per anni ha lavorato indisturbata nonostante fosse a fianco dell’attuale sede della Polizia Municipale. La legalità si ripristina con indirizzi chiari e puntuali con il rafforzamento e il presidio delle Forze dell’ordine in strada, sul campo e non negli uffici”.