“Mora sfiduciato, siamo sconcertate e amareggiate”

Le lavoratrici dell’azienda speciale Millefiori di Novellara: “Auspichiamo che si faccia chiarezza sui motivi di quanto accaduto e che si possano riappianare le divergenze e che Guido Mora possa terminare il suo mandato”

REGGIO EMILIA Siamo sconcertate, amareggiate e arrabbiate per ciò che è successo il 24 ottobre a conclusione del 18° congresso provinciale della Cgil, contestiamo innanzitutto il “metodo” usato per sfiduciare Guido Mora, un sindacalista di grande valore morale, competente, che ha sempre lavorato con impegno e dedizione per la Camera del Lavoro e per tutelare i diritti di chi lavora.

Tutto questo ci fa male, questa congiura consumata nel segreto del voto, non può appartenere ad una grande organizzazione sindacale di sinistra. Un sindacato che dovrebbe avere a cuore non solo la difesa dei diritti dei lavoratori ma, anche, il rispetto tra le persone, la lealtà tra compagni, la trasparenza delle posizioni e delle discussioni, che non possono e non debbono venire meno anche tra posizioni differenti o nei momenti di scontro. Non sono in discussione gli obiettivi diversi che ci possono essere all’interno di qualunque organizzazione, ma quanto avvenuto rischia di essere un clamoroso autogol per chi lo ha compiuto.

Chi ha operato questa scelta non si è reso conto della portata di ciò che ha fatto, perché il sindacato Cgil in questo momento storico è considerato – e noi lo consideriamo ancora – l’ultimo baluardo rimasto a difesa dei diritti dei lavoratori, simbolo di democrazia e libertà. Quello che è successo il 24 ottobre ci ha lasciate sgomente dandoci l’idea di una Cgil divisa su questioni che non sono state chiarite, esplicitate che hanno preso il sopravvento, mentre ci sono problemi così importanti da risolvere. Questo pessimo spettacolo lascerà delle ferite profonde, dentro e fuori la Camera del Lavoro, con il rischio che gli iscritti abbandonino la Cgil.

I lavoratori sono stati spesso accusati di scarsa partecipazione alle lotte sindacali, ma con lo sciopero del 28 settembre 2018 a Novellara abbiamo dimostrato che tutte insieme, dipendenti di ruolo e precari, possiamo lottare con le organizzazioni sindacali per difendere i nostri diritti e il nostro posto di lavoro e, come ci ha insegnato Guido Mora, possiamo lottare e vigilare per i nostri diritti.

Per questo chiediamo alla nostra categoria e a tutta la Cgil chiarezza, trasparenza nei comportamenti di chi abbiamo scelto per rappresentarci, Chi ricopre certe cariche deve dimostrare responsabilità, deve avere il coraggio delle proprie opinioni, ha il dovere di dirle. Se c’erano differenze di giudizio sul compagno Mora sarebbe stato corretto parlarne prima della votazione in modo civile e democratico e non agire nell’ombra.

Infine vogliamo manifestare la nostra solidarietà a Guido Mora e ringraziarlo pubblicamente per tutto quello che ha fatto per noi in questo ultimo anno, Senza il suo intervento la vertenza non sarebbe neanche iniziata. Lui e la Cgil sono sempre stati al nostro fianco svolgendo un ruolo cruciale per il coinvolgimento dei lavoratori e per creare le condizioni di un Asp distrettuale attraverso degli atti che sono stati deliberati dai comuni del distretto.

Ora ci sentiamo smarrite e un poco più sole in un percorso che è ancora molto tortuoso e difficile. Auspichiamo che si faccia chiarezza sui motivi di quanto accaduto e che si possano riappianare le divergenze e che Guido Mora possa terminare il suo mandato.