Italia e mondo

Manovra, al G20 l’Italia tratta con l’Ue. Juncker: “Ci sono progressi”

30 novembre 2018 | 22:19
Share0
Manovra, al G20 l’Italia tratta con l’Ue. Juncker: “Ci sono progressi”

Slitta ancora l’approdo della manovra in Aula i cui numeri e soprattutto quelli di reddito e pensioni sono sotto la lente di Bruxelles. “Troppi soldi? Li sposto su altro”, dice Salvini. “Ma servono fatti”, insiste Moscovici. “Le nostre azioni sono credibili, una procedura d’infrazione crea fibrillazione sui mercati”, replica Conte. Palazzo Chigi smentisce ipotesi di un taglio da 7 miliardi

REGGIO EMILIA – Al G20 l’Italia tratta con l’Ue sui numeri della manovra (slitta ancora l’approdo in Aula), in particolare quelli di reddito e pensioni. “Troppi soldi? Li sposto su altro”, dice Salvini. Juncker vede “progressi”. “Il clima è cambiato, ma servono fatti”, insiste Moscovici. Pronta la replica di Conte: “Le nostre azioni sono credibili”, e poi ha aggiunto che “una procedura d’infrazione non è auspicabile, in quanto può creare fibrillazione sui mercati”.

Intanto fonti della presidenza del Consiglio smentiscono l’ipotesi che, per portare il deficit al 2%, si stia valutando un taglio da 7 miliardi della manovra. L’ipotesi era circolata in giornata in ambienti di governo, in relazione alla possibilità di rinviare a giugno l’entrata in vigore di reddito di cittadinanza e “quota 100” sulle pensioni.

“Non si deve drammatizzare la questione dell’ipotesi di infrazione all’Italia” sulla manovra, ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in una conferenza stampa a Buenos Aires a margine del G20. “Stiamo facendo progressi”. “Ho incontrato il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte a Bruxelles, e lo incontrerò ancora qui”, ha ricordato Juncker.

“Non siamo in guerra con l’Italia, l’atmosfera è buona”, ha assicurato rispondendo a una domanda sulla trattativa sulla manovra. “Siamo con l’Italia – ha aggiunto – se l’Italia è con noi”.

“Sono sempre ottimista se no non mi sarei neppure seduto al tavolo e non sarei andato a Bruxelles”, ha detto il premier Conte replicando a una domanda sulle parole del ministro dell’Economia, Giuseppe Tria, che si è detto fiducioso sulla possibilità di evitare la procedura di infrazione europea sulla manovra. “Lo sono anche io”, ha aggiunto.

“Sono ottimista”, vedo “segnali che mi fanno pensare che ora sia possibile”, dove “c’è la volontà c’è la soluzione”. Lo ha detto il commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici, rispondendo alla domanda se l’Italia possa ancora evitare la procedura di infrazione a causa della manovra. “I toni sono cambiati, il clima è cambiato – ha aggiunto – ma ora abbiamo bisogno di azioni decisive”.

Poi sul rischio di una procedura sulla manovra per l’Italia: “La palla è all’Italia, abbiamo bisogno di vedere una riduzione del deficit concepita in modo credibile. Non voglio fare numeri, quello che le regole chiedono è noto”, ha affermato Moscovici. Pronta la replica del premier Conte: “Le nostre azioni sono credibili”. Ad ogni modo, ha aggiunto il premier, “sono fiducioso in un accordo” con l’Ue, “stiamo facendo passi avanti in queste ore”. Ad ogni modo, ha aggiunto Conte, “sono fiducioso in un accordo” con l’Ue, “stiamo facendo passi avanti in queste ore”.

“L’obiettivo è realizzare quelle riforme che sono fondamentali per la nostra politica economica. I numeri sono l’ultima cosa”, ha aggiunto il premier sottolineando che “i dati sul Pil dimostrano che “dobbiamo fare una manovra di segno diverso, non di segno recessivo. Dobbiamo crescere e quindi rafforzare il piano degli investimenti”.

“I 16 miliardi, lira più lira meno, che abbiamo messo a disposizione delle pensioni e del reddito di cittadinanza”, sono troppi? “I tecnici ci hanno detto che forse ci sono più soldi di quelli che servono” e “se mi dicono che posso prendere quei soldi per altre cose, per le strade, per le alluvioni… allora li sposto”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini rispondendo a Maria Latella su SkyTg24.