L’Ue boccia la manovra: aperta la strada alla procedura per deficit

21 novembre 2018 | 18:15
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L’Ue boccia la manovra: aperta la strada alla procedura per deficit

Bruxelles conferma la valutazione precedente, “per il via alla procedura aspettiamo il parere degli Stati”. Le reazioni. Moscovici e Dombrovskis:persistono dubbi sulle stime di crescita. Tria: “Drammatizzare il dissenso danneggia l’Italia e l’Ue”. Conte: “Convinto validità del nostro impianto”. Salvini: “Ora aspetto la lettera di Babbo Natale”

REGGIO EMILIA – La manovra italiana vede un “non rispetto particolarmente grave” delle regole di bilancio. E’ quanto rileva la Commissione Ue che con “rammarico” conferma la sua precedente valutazione e boccia la manovra, aprendo la strada alla procedura per deficit eccessivo basata sul debito.

“La nostra analisi di oggi suggerisce – scrive la Commissione Ue nel suo rapporto sul debito italiano – che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato. Concludiamo che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata”.

“Ci sono dubbi e domande sulla crescita” prevista dalla manovra italiana e, nonostante i chiarimenti chiesti, questi “persistono – ha detto il commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici -, non abbiamo risposte a queste domande, da dove venga questa crescita né chi pagherà il conto”, a parte aumentare i “rischi per i cittadini, le banche e le imprese italiane” con un aumento di deficit e debito.

“Il debito italiano resta la principale preoccupazione, l’Italia non sta rispettando il criterio del debito e per questo è giustificata una procedura per deficit eccessivo. Ma questo non significa che stiamo avviando ora una procedura per deficit eccessivo, perché ora spetta agli Stati membri” presentare la loro posizione “sulla nostra relazione”, entro due settimane”, ha affermato Moscovici presentando il maxipacchetto sul semestre europeo per l’eurozona.

“Vorrei evitare” la procedura d’infrazione all’Italia “verso cui ci stiamo muovendo lentamente ma sistematicamente” – ha aggiunto in seguito il commissario Moscovici -, anche perché “è irragionevole una crisi tra l’Ue e l’Italia”, ma “non posso accettare nessun tipo di ricatto” sulla manovra italiana. Questo sulla manovra infatti, “non è un conflitto tra Moscovici e Salvini o tra Bruxelles e Roma”, al contrario “l’Italia è chiaramente divisa” dal resto dei Paesi dell’eurozona che sostengono la posizione della Commissione.

“In una situazione di debito molto alto, l’Italia sta essenzialmente pianificando una spesa aggiuntiva significativa – ha detto il vicepresidente Valdis Dombrovskis -, invece della necessaria prudenza di bilancio. Inoltre, voglio dire che l’impatto di questa manovra sulla crescita sarà probabilmente negativo dal nostro punto di vista. Non contiene misure significative per rafforzare il potenziale di crescita, anzi, possibilmente il contrario”.

“Il governo è convinto della validità dell’impianto della manovra: ci confronteremo con Juncker sabato sera e spero che confronteremo le nostre posizioni”, ha detto il premier Giuseppe Conte. “Sabato sera con Juncker confido in un confronto costruttivo, rivedremo le rispettive posizioni e valuteremo come andare avanti”. “Sulla manovra economica – ha scritto poi su Facebook Conte – il Governo è pronto a un confronto costruttivo con la Commissione europea. Sabato incontrerò il presidente Juncker, al quale esporrò l’impostazione, l’ispirazione e le caratteristiche della manovra al fine di rimarcarne la solidità ed efficacia. Sono disponibile a valutare con Juncker tutti i passaggi successivi. Siamo tutti concentrati a realizzare le riforme che vanno bene al nostro Paese e confido di poter convincere anche i nostri interlocutori europei”.

“Con rammarico prendiamo atto che la Commissione non ha ritenuto di condividere le ragioni del bilancio programmatico italiano”, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. “Ritengo tuttavia che la drammatizzazione del dissenso tra Italia e Commissione europea danneggi l’economia italiana e di conseguenza l’economia europea. – prosegue in una nota – Questa considerazione è alla base del nostro impegno a continuare il dialogo con la Commissione alla ricerca di una soluzione condivisibile nell’interesse reciproco”.

“E’ arrivata la lettera di Bruxelles? Aspetto anche quella di Babbo Natale”, ha detto il vicepremier, Matteo Salvini, rispondendo a chi gli annunciava l’arrivo della lettera di Bruxelles per l’apertura della procedura di infrazione. “Discuteremo educatamente come sempre abbiamo sempre fatto – ha aggiunto – Ci confronteremo. Vado avanti. Se qualcuno vuole convincermi che la Fornero sia giusta io non ne sono convinto”.

“Sia noi che l’Europa vogliamo la stessa cosa: ridurre il debito – ha scritto su Facebook il vicepremier e leader M5s Luigi Di Maio -. E l’Unione europea si convincerà che, per raggiungere l’obiettivo, abbiamo scelto l’unica strada che funziona: aiutare le famiglie e le imprese, creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. E’ così che l’Italia finalmente può crescere”.