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Le ossa trovate in Nunziatura forse di una donna tra i 25 e i 35 anni

6 novembre 2018 | 18:39
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Le ossa trovate in Nunziatura forse di una donna tra i 25 e i 35 anni

Potrebbero essere utili all’idenficazione. Sulle ossa ritrovate la settimana scorsa esperti al lavoro per isolare il Dna

REGGIO EMILIA – Sono state ritrovate altre ossa durante un nuovo sopralluogo nella Villa Giorgina della Nunziatura Apostolica a Roma: durante le ricerche sono stati trovati parte di un cranio e di mandibola che potrebbero essere utili all’identificazione. L’atto istruttorio è legato al fatto che allo scheletro trovato alcuni giorni fa mancavano gli arti inferiori e quindi gli inquirenti hanno disposto i nuovi accertamenti presso la sede di via Po.

Potrebbero essere di una donna fra i 25 e 35 i resti trovati nella sede della Nunziatura Vaticana. Lo afferma Giovanni Arcudi, direttore della Medicina Legale dell’università di Tor Vergata, che sta partecipando in qualità di perito nominato dal Vaticano alle analisi iniziate ieri. “In questo momento non posso confermare l’età o il sesso prima di avere i risultati dei test di laboratorio – spiega Arcudi – ma la prima impressione, basata sull’esame di alcune strutture ossee è che si tratti di ossa di una donna intorno ai trent’anni, non una adolescente”.

“Per la famiglia non cambia nulla. Non sappiamo se Emanuela e’ morta e se è morta non sappiamo quando. Quindi aspettiamo l’esito del dna”. Lo afferma l’avvocato Laura Sgrò, che rappresenta la famiglia Orlandi, all’Ansa.

Alcune parti utili dei reperti sono state isolate e inviate al Laboratorio di Genetica Forense. Per avere qualche risposta si dovrà aspettare circa una settimana. Ieri la polizia scientifica, assieme a Giovanni Arcudi, direttore di Medicina Legale dell’Università Tor Vergata e perito nominato dal Vaticano, e al dirigente medico della Polizia Enza Livieri, hanno iniziato a esaminare i resti che, ha affermato Arcudi, “ad un primo esame non sembrano troppo degradati, anche se sono stati interrati in un terreno umido, ma lo sapremo con certezza solo dopo aver pulito le ossa”.

Rimane da stabilire con certezza l’epoca del decesso, sicuramente non recente, come l’età e il sesso. Mancherebbero, infatti, parti importanti di strutture ossee come nel caso del bacino.

Intanto la trasmissione ‘Chi l’ha visto’, che da sempre segue il caso di Emanuela Orlandi, fa sapere che i “resti non possono essere della moglie del custode Pino che ha alloggiato nell’edificio, all’interno di Villa Giorgina, perché lei non è scomparsa”. A sostegno dell’ipotesi si era anche parlato di frequenti litigi fra i due che avrebbero potuto degenerare addirittura in un omicidio.