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La Lega: “Ordigni alle ex Reggiane, avevamo ragione noi”

8 novembre 2018 | 16:11
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La Lega: “Ordigni alle ex Reggiane, avevamo ragione noi”

Melato e Vinci attaccano: “Chi ha certificato o dichiarato che non vi era o è la presenza di alcun ordigno dovrebbe lasciare il proprio incarico”

REGGIO EMILIA – Sul ritrovamento di due ordigni bellici della seconda guerra mondiale sotto i capannoni delle ex Officine Reggiane intervengono il deputato della Lega Nord, Gianluca Vinci, e il Responsabile Sicurezza ed Immigrazione Matteo Melato.

Il primo scrive: “Da 4 anni contestiamo al Comune di Reggio la presenza di una cartina riportante le decine di bombe d’aereo inesplose alle ex Officine Reggiane, oggi Tecnopolo, dove vengono investiti 50 milioni di euro. Oggi ne hanno rinvenute due, le prime due direi, che hanno costretto l’evacuazione del Tecnopolo, dubito che non accadrà ripetutamente in futuro. Se il Comune PD non usasse sempre un atteggiamento negazionista, certe cose sarebbero risolte prima e non succederebbero.”

Attacca Melato:”Alla nostra conferenza stampa del 2016, che annunciava la presentazione di due interrogazioni, una in Comune e l’altra in Parlamento, per chiedere maggiori chiarimenti sul tema dato che molte cose non tornavano, il Comune di Reggio Emilia ci rispose che non c’era nulla di vero nel nostro timore sulla presenza di ordigni e, anzi, si sosteneva che non c’era alcuna bomba nell’area. Addirittura ci venne detto che ‘i lavori di bonifica ambientale avvennero in condizioni di piena sicurezza, con la presenza costante di esperti di una società appositamente incaricata da Stu Reggiane spa e specializzata nelle bonifiche di ordigni esplosivi’. Dove hanno guardato? Sono stati veramente fatti questi controlli su tutta l’area per poter garantire che fosse tutto in sicurezza?”.

E aggiunge: “Oltre a questo, sostenevano che nel 2011 Fantuzzi aveva certificato che il Capannone 19 e relative aree cortilive pertinenziali cedute in proprietà al Comune di Reggio Emilia, cosi’ come tutta la restante area dello stabilimento delle ex Officine Reggiane, erano state a suo tempo oggetti di bonifica bellica riguardante i bombardamenti subiti dall’area nel 1944-1945. Insomma ci assicurarono che tutto era in regola e potevamo dormire sonni tranquilli. Alla luce di quanto accaduto oggi siamo di fronte ad una figuraccia colossale da parte di questa amministrazione e ci chiediamo come sia potuto accadere. Cncapacità politica? Superficialità? O qualcos’altro di ben peggio?”.

Conclude Melato: “Sta di fatto che qualcuno deve rispondere delle proprie azioni perciò chi ha certificato o dichiarato che non vi era o è la presenza di alcun ordigno dovrebbe lasciare il proprio incarico. Ora occorre verificare a fondo tutta l’area e fermare tutti i lavori per evitare situazioni molto pericolose per l’incolumità delle persone”.