Jean Dubuffet, l’arte in gioco: sabato il vernissage

13 novembre 2018 | 17:27
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Jean Dubuffet, l’arte in gioco: sabato il vernissage

Apre sabato la mostra promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani

REGGIO EMILIA – Apre sabato la mostra promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani. La retrospettiva “Jean Dubuffet, l’arte in gioco“, dedicata ad  uno dei maggiori pittori del Novecento, tra i più originali e inventivi è l’occasione per esplorare i numerosi cicli creativi, le vaste ricerche, le sperimentazioni tecniche inedite e originali. L’esposizione presenta 140 opere tra dipinti, sculture, disegni, grafiche, libri d’artista, composizioni musicali, poetiche e teatrali con una sezione specifica a testimonianza dell’attività di studioso e collezionista dell’art brut, attraverso un nucleo di 30 opere di esponenti storici.

Sono tanti gli spunti offerti dall’esposizione e dalla biografia dell’artista, e la Fondazione Palazzo Magnani approfondirà alcuni degli aspetti più interessanti organizzando conferenze, eventi e visite guidate.

Già sabato alle 18, all’aula Magna dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ci sarà un incontro aperto alla cittadinanza dal titolo Corpo, cervello e immagini, in cui il professor Vittorio Gallese, neuroscienziato e docente dell’Università degli Studi di Parma racconterà quanto negli ultimi decenni le neuroscienze abbiano manifestato un crescente interesse nei confronti dell’Arte e dell’estetica.

“La nostra ricerca è volta a studiare il sistema cervello-corpo per comprendere in cosa consista l’esperienza estetica degli oggetti che oggi denominiamo “artistici”. La nozione di “estetica” è declinata secondo la sua originale etimologia: aisthesis, cioè percezione del mondo attraverso il corpo. I risultati delle nostre ricerche suggeriscono che il nostro rapporto empatico con le immagini ha una forte base corporea, perché il corpo ne è lo strumento principale di ricezione”. Queste recenti acquisizioni consentono di affrontare i temi dell’arte e dell’estetica da una prospettiva nuova che indaga insieme le risposte del cervello e del corpo, mettendo in luce le componenti “invisibili” indotte dal visibile.

Altro appuntamento aperto a tutta la cittadinanza è in programma martedì alle 18, in aula D2.6 presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con Parole in gioco. Conversazione su Dubuffet in cui i due curatori della mostra, Martina Mazzotta e Frédéric Jaeger converseranno sull’artista partendo dalle esperienze professionali di Fred Jaeger, dai suoi contatti diretti con l’artista, le opere, le tecniche, i cicli via via adottati dal genio multiforme universale di Jean Dubuffet.