Filippo Pioli, l’Andrea Pirlo del Bibbiano-San Polo

29 novembre 2018 | 16:37
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Filippo Pioli, l’Andrea Pirlo del Bibbiano-San Polo
Filippo Pioli, l’Andrea Pirlo del Bibbiano-San Polo
Filippo Pioli, l’Andrea Pirlo del Bibbiano-San Polo
Filippo Pioli, l’Andrea Pirlo del Bibbiano-San Polo
Filippo Pioli, l’Andrea Pirlo del Bibbiano-San Polo

Intervista al faro di mister Beretti. Il centrocampista è sicuramente uno dei migliori registi del campionato di Promozione. L’atleta: “Onorato di vestire questa maglia. Per la vittoria del girone ci siamo anche noi”

BIBBIANO (Reggio Emilia) – Metronomo di grande levatura, una volta venivano chiamati metodisti, Brera invece si riferiva a loro col termine di geometra del centrocampo. Stiamo parlando del regista, di una figura che, col tempo, è diventata rara. Fortunatamente, almeno nei campetti di periferia, è ancora possibile inciampare in un romantico centrocampista che ama stare nella più centrale delle mattonelle di centrocampo, col numero quattro sulla schiena. Eugenio Corini, Demetrio Albertini, Andrea Pirlo, Vito Grieco: ogni categoria ha e ha avuto il suo regista per eccellenza. In Promozione, il centrocampista di gioco più apprezzato, è sicuramente Filippo Pioli, faro del Bibbiano-San Polo.

“Centrocampista che abbiamo accolto a braccia aperte, è sicuramente uno dei migliori elementi per il campionato, non solo: mi sento di affermare con assoluta certezza che Filippo è anche prezioso dal punto di vista umano. Il suo carattere e la sua serietà si sposano benissimo con la filosofia del Bibbiano” così Ivan Galaverna, dirigente del Bibbiano che raramente rilascia interviste, uno che ama il campo e non i riflettori.

Torniamo al nostro Pioli, arrivato a Bibbiano con l’amico Bedotti, l’ingegnere col vizio del gol che abbiamo incontrato la settimana scorsa. Abbiamo incontrato il 29enne per presentarvelo meglio.

Filippo, una grande stagione. Complimenti
Al momento stiamo andando davvero bene, la squadra gioca un buon calcio e, nonostante qualche battuta d’arresto, stiamo tenendo il passo delle grandi del girone. Chiaro che non sarà così semplice ma stiamo provando a vincere il campionato.

Sei la guida carismatica di una squadra davvero giovanissima
A volte mi fermo a guardare la distinta di gioco: sono tutti giovanissimi, una Juniores. Io ho 29 anni e mi sento quasi vecchio. Scherzi a parte credo sia tutto davvero molto interessante, tutti parlano dei giovani ma in pochi creano opportunità concrete per aiutare i ragazzi a valorizzarsi.

Mister Beretti è uno degli allenatori che maggiormente lavora per valorizzare i giovani
Allenatore unico nei dilettanti. Non ho mai incontrato allenatori come lui. Ha una preparazione di altissimo livello, sceglie sempre la strada più difficile, ama il gioco e non la lotta, credo sia importante, in modo particolare per i giovani, lavorare con tecnici così preparati.

Parliamo del tuo ruolo, forse uno dei più complicati con il ruolo del portiere
Fare il regista è difficile, serve una lucidità continua perché i compagni ti passano la palla, ti dicono -pensaci tu Filippo- e quindi tocca a me dettare i tempi e fare la scelta giusta nella maniera più pulita possibile. A volte non sei al massimo fisicamente, e quando non stai bene fai fatica anche a garantire questa lucidità, ma è mio compito farmi trovare sempre concentrato e ispirato.

Col tempo, anche il regista è diventato incontrista
Giusto. Una volta i mezzi tecnici erano sufficienti anche se non avevi grandi capacità fisiche. Oggi, i registi moderni, sono bravi anche nella fase di non possesso, corrono come dei dannati, nulla a che vedere con la centralina di gioco di qualche periodo fa.

Parliamo di Bedotti, compagno di mille battaglie
Una bellissima amicizia, ci siamo conosciuti nel calcio e non ci siamo mai persi di vista. L’amico di sempre, mi ha portato con sé a Bibbiano per fare qualcosa di speciale insieme.

Galaverna e tutti i dirigenti hanno speso parole importanti per te
La stima è reciproca. Questa è una società seria e competente, amano il calcio, stanno facendo tanto anche per il settore giovanile. Ringrazio Galaverna e tutti gli altri per la fiducia, io sono onorato di poter vestire questa maglia.