Donne, nuova procedura contro violenze: medico legale al pronto soccorso

21 novembre 2018 | 17:04
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Donne, nuova procedura contro violenze: medico legale al pronto soccorso
Donne, nuova procedura contro violenze: medico legale al pronto soccorso
Donne, nuova procedura contro violenze: medico legale al pronto soccorso

Nel 2017 crescono le violenze: la casa delle Donne ha accolto 331 vittime, in maggioranza italiane (66%) e con figli (76%). I servizi sociali comunali hanno seguito 125 casi. Gli accessi al pronto soccorso sono stati 287

REGGIO EMILIA – Medico legale operativo anche al Pronto soccorso nei casi di presunta violenza sessuale e avvio dell’iter di una nuova procedura dedicata alle vittime della “violenza di genere”, analoga a quella specifica gia’ applicata quando vengono denunciati stupri. Sono le novita’ introdotte nell’Azienda Usl di Reggio Emilia nel 2018 per il contrasto alla violenza sulle donne, tema su cui e’ attivo in provincia da 10 anni un tavolo interistituzionale composto da Comune, Ausl, Ufficio scolastico, associazioni, Tribunale e Forze dell’ordine.

Intanto i numeri registrati nel 2017 da ciascuno di questi “punti della rete”, di fatto non assimilabili tra loro, fotografano nel complesso un trend in crescita delle violenze denunciate sul territorio provinciale, fenomeno su cui – viene sottolineato da piu’ parti – continua tra l’altro a pesare un rilevante “sommerso”. In dettaglio l’anno scorso il centro antiviolenza “Casa delle donne” di Reggio Emilia, gestito dall’associazione “Non da sola”, ha accolto 331 vittime di violenza, in maggioranza italiane (66%) e con figli (76%).

I servizi sociali comunali hanno invece seguito i casi di 125 donne – erano 100 nel 2016 – 40 delle quali si sono rivolte per la prima volta agli sportelli comunali. Le vessazioni sono avvenute nel 90% dei casi da parte del coniuge o del convivente. Per la dirigente dei servizi Germana Corradini, si tratta di numeri “molto sottostimati, che indicano come ci sia ancora molta strada da fare”.

Ancora: gli accessi al Pronto soccorso di Reggio Emilia di donne vittime di violenza sono stati in tutto 287. Gli stupri denunciati ad oggi sono 19, contro i 13 dell’anno scorso. In Procura, invece, sono stati aperti 233 fascicoli per maltrattamenti in famiglia (erano 187 l’anno prima), 112 per stalking (contro i 106 del 2016) e 84 per stupro.

“Non in tutte queste situazioni – sottolinea il pm Maria Rita Pantani – si e’ pero’ arrivati al processo, perche’ in alcuni casi e’ stata richiesta l’archiviazione”. Dal Tribunale segnalano che nel 2017 sono stati chiesti da donne che si sentivano minacciate 11 ordini di protezione: “Un numero basso, legato anche alla carenza di personale registrata quell’anno nel palazzo di giustizia”. Diminuiscono infine le richieste di “gratuito patrocinio” nei casi di contenziosi legali per situazioni familiari conflittuali, che secondo il forum delle donne giuriste, “sembra indicare che le donne rinunciano a far valere i propri diritti”. L’assessore Natalia Maramotti pero’ rassicura: “Reggio Emilia continua ad esserci perche’ riteniamo che il diritto delle ad avere una relazione sentimentale normale sia un diritto umano da tutelare”.

Per testimoniarlo, domenica prossima – giornata internazionale contro la violenza sulle donne – la fontana di piazza dei Martiri del 7 luglio e i ponti di Calatrava, saranno illuminati di rosso, mentre venerdi’ al teatro San Prospero ci sara’ una rappresentazione per sensibilizzare sul tema.