Cavriago, è morta Layla Davoli anima del Novecento

29 novembre 2018 | 16:05
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Cavriago, è morta Layla Davoli anima del Novecento

Paese in lutto per la scomparsa della consorte dell’ex sindaco Vincenzo Delmonte che è stata trovata morta stamattina nelle campagne fra Cavriago e Villa Aiola. Il sindaco Burani: “Una donna generosa e instancabile”

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – E’ scomparsa stamattina Layla Davoli moglie di Vincenzo Delmonte, ex sindaco di Cavriago, per quasi 20 anni, a due riprese. Insieme all’ex primo cittadino era l’anima del cinema teatro Novecento di Cavriago. Era il 1996 quando lei e suo marito furono chiamati, dall’allora sindaco Ugo Ferrari, a prendere in mano la sfida di riaprire il cinema di Cavriago. Da allora Layla è stata l’anima instancabile e il motore di questa avventura.

Layla Davoli aveva appena compiuto 60 anni. E’ stata colta da un malore, stamattina, durante la sua abituale passeggiata. Il marito, quando non l’ha vista tornare, si è allarmato e ha chiamato i carabinieri. Il corpo è stato ritrovato senza vita in via Piave, nelle campagne tra Cavriago e Villa Aiola.

La donna era molto conosciuta perché era stata volontaria per tanto tempo anche alle feste dell’Unità. Aveva lavorato diversi anni alla paninoteca Albatros di Cavriago e in uno studio di commercialisti. Ma la sua grande passione era quella del cinema teatro Novecento di cui era amministratore delegato da 22 anni. Layla era molto conosciuta in val d’Enza, in particolare per il grosso lavoro fatto con le scuole per portare gli studenti al cinema e a teatro. Generazioni di ragazzi si sono avvicinati al teatro e al cinema grazie a lei.

Il Cinema Teatro Nuovo venne inaugurato a marzo del 1951 e venne chiuso nel 1985. L’epopea della sua nascita fu raccontata dal regista piemontese Daniele Segre che fece un film nel 1997 che portò con successo al festival di Venezia, “Pareven Furmighi”, cioè “Sembravano formiche”, che raccontava, appunto, la storia di un paese intero, Cavriago, che nel 1950 decise di costruire un cinema per la collettività.

Seguirono dieci anni di buio, finché il 16 settembre ‘96 si riaccesero le luci e il cinema passò da una a due sale e prese il nome di Multisala Novecento. Da allora Layla Davoli assunse la carica di amministratore delegato di Multisala Novecento, una struttura che vede impegnati ben 70 volontari che consentono la gestione di una struttura complessa in grado di contare oltre 70mila presenze l’anno.

Nel corso della stagione vengono proposti film di qualità in prima visione, rassegne cinematografiche a prezzi ultrapopolari, teatro per ragazzi e per le scuole, dialettale, musical, operetta e tanto altro.

Il sindaco Burani: “Una donna generosa e instancabile”
Arriva anche il cordoglio del sindaco Paolo Burani: “Cavriago è triste per l’improvvisa scomparsa di Laila. La ricordiamo come una donna generosa ed instancabile, sempre pronta a donare il suo tempo e le sue energie per la comunità. Il suo impegno civile e politico non è mai venuto meno con il passare degli anni. A lei dobbiamo la rinascita del Cinema Teatro e la creazione di quella bellissima esperienza di volontariato che da più di vent’anni caratterizza la storia del “Novecento”. Tutta la comunità e l’Amministrazione comunale sono vicini al marito Vincenzo Delmonte , sindaco di Cavriago per 18 anni, con cui ha condiviso lo spirito di servizio e la passione a favore di Cavriago”.