Biogas a Gavassa, il M5S: “Fermate il progetto”

8 novembre 2018 | 15:54
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Biogas a Gavassa, il M5S: “Fermate il progetto”

I pentastellati, in due ordini del giorno, chiedono di sostituirlo con uno piu’ piccolo di compostaggio a Mancasale a servizio della sola provincia di Reggio Emilia

REGGIO EMILIA – Sostituire il maxi impianto per la produzione di biogas da rifiuti provenienti anche da Parma e Piacenza con uno piu’ piccolo di compostaggio a servizio della sola provincia di Reggio Emilia. E’ la proposta avanzata oltre un anno fa dal Movimento 5 stelle e rilanciata, alla luce delle perplessita’ espresse anche da alcuni amministratori locali, dai pentastellati Alessandra Guatteri, (capogruppo M5s in Comune a Reggio Emilia), Mauro Pernarella, suo omologo a Correggio e dalla senatrice Maria Laura Mantovani.

Al centro della vicenda, su cui i 5 stelle presenteranno due ordini del giorno urgenti nei prossimi Consigli comunali di Reggio Emilia e Correggio, c’e’ l’impianto di stoccaggio che Iren ha previsto di costruire nei dintorni della frazione reggiana Gavassa, (confinante anche con i Comuni di Correggio e San Martino in Rio), nell’area un tempo destinata a un inceneritore. Qui e’ previsto convergano da Piacenza, Parma e Reggio Emilia stessa circa 100.000 tonnellate all’anno di rifiuti organici, trasformati in biogas e poi biometano per alimentare gli autobus del trasporto pubblico oppure destinati a diventare compost ad uso agricolo. La tempistica annunciata un anno fa da Iren all’avvio del progetto prevedeva il completamento dell’opera entro il 2019, ma la procedura sulla valutazione di impatto ambientale e’ ancora in corso.

Inoltre sull’impianto a Gavassa sono pervenute, dagli enti locali delle zone interessate, piu’ di 150 osservazioni. Molte di queste si concentrano in particolare sulla viabilita’, appesantita dai mezzi pesanti in piu’ che circoleranno e sulle relative emissioni di inquinanti che verranno a determinarsi. Un aspetto ripreso anche dai 5 stelle, che infatti parlano per Gavassa di un impianto a “‘chilometri 100′ cioe’ la distanza per portare rifiuti organici si percorrera’ da Piacenza e zone dell’Appennino parmense a Reggio con super inquinanti camion diesel”, a cui vanno contrapposti impianti a “‘chilometri zero’, ergo per servire una scala il piu’ possibile di prossimita’ locale”.

Quindi la soluzione individuata dal Movimento 5 Stelle, spiegano Guatteri, Pernarella e Mantovani, “e’ di fermare il megaimpianto di Gavassa (le centinaia di osservazioni presentate in Regione lo stanno gia’ di fatto mettendo in discussione) e quella di realizzare a Mancasale, presso l’attuale depuratore e dove esiste gia’ un’area dedita al compostaggio, un impianto di compostaggio a servizio della provincia di Reggio Emilia”. Una proposta che scaldera’ il dibattito anche della prossima assemblea in sala del Tricolore.