Sos Cisl su sicurezza lavoro: “Ispettori ridotti all’osso”

15 ottobre 2018 | 13:19
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Sos Cisl su sicurezza lavoro: “Ispettori ridotti all’osso”

L’allarme del sindacato: fra Reggio e Parma sono 45 a vigilare in 26mila aziende

REGGIO EMILIA – Una quarantina di ispettori per vigilare sulla sicurezza dei quasi 270.000 lavoratori di oltre 26.000 aziende. E’ la situazione “inaccettabile” denunciata dal sindacato Cisl Emilia Centrale nelle province di Reggio Emilia e Parma, dopo l’ennesimo infortunio mortale sul lavoro di un operaio a Reggio, mentre lavorava ad un impianto di Iren.

“Nonostante le promesse dell’Ispettorato del lavoro – spiega Rosamaria Papaleo, componente della segreteria della Cisl – l’attivita’ di controllo non e’ capillare”. In totale, rendiconta, “gli ispettori del lavoro, tra le due province, sono 45 dal 2017. E in particolare sul territorio reggiano operano formalmente 23 ispettori piu’ sei carabinieri del nucleo ispettivo”. In piu’ “con il blocco del turnover – aggiungono dalla Cisl Funzione Pubblica, la categoria di riferimento – non ci sono state nuove assunzioni e molti ispettori sono attualmente distolti dall’attivita’ di controllo nelle aziende per essere occupati in attivita’ amministrative d’ufficio”.

Continua Papaleo: “Dopo l’istituzione dell’Inl (Ispettorato nazionale del lavoro) il personale locale soffre di scarse risorse strumentali. Piu’ volte il sindacato ha sollecitato affinche’ si svolgessero percorsi formativi, ma ad oggi si registra un timido avvio che ha coinvolto solo una parte del personale e l’attivita’ ispettiva continua pertanto ad essere sacrificata”.

Attivita’ ispettiva, viene ricordato, “che ha come oggetto non solo il controllo dell’operato delle aziende, ma anche la prevenzione per informare le ditte e i lavoratori sui comportamenti da adottare”. Un ulteriore elemento che non e’ stato potenziato, spiega ancora la sindacalista, “e’ un collegamento partecipato con le Asl del territorio, che sono l’organo deputato allo svolgimento di accertamenti per la salute e sicurezza dei lavoratori”. Anche qui i numeri sono chiari: in totale, nell’anno passato nella provincia reggiana ci sono state circa 1257 ispezioni. Ovvero, lamenta la Cisl “un numero minimo rispetto al numero delle aziende”.

La situazione, conclude quindi Papaleo “e’ grave: vista la frequenza degli infortuni sul lavoro, la questione deve essere portata all’attenzione delle forze politiche al piu’ presto, in continuita’ con il lavoro che sta facendo il sindacato sul territorio”.