Seta, il braccio di ferro fra reggiani e modenesi irrompe nel Cda

11 ottobre 2018 | 16:57
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Seta, il braccio di ferro fra reggiani e modenesi irrompe nel Cda

Il presidente Cattabriga chiede le deleghe del direttore uscente, ma Caminati lo stoppa: “Devo valutare con attenzione”

REGGIO EMILIA – Prosegue senza esclusione di colpi lo scontro istituzionale tra il Comune di Modena e quello di Reggio Emilia, sulla nomina del direttore generale di Seta. La bocciatura del presidente Andrea Cattabriga della proposta di un secondo mandato del manager reggiano Roberto Badalotti, non e’ piaciuta ai reggiani, che nel Consiglio di amministrazione convocato per oggi si sono presi (non ufficialmente) la rivincita.

All’ordine del giorno, infatti, era in discussione la proposta del presidente Cattabriga di attribuire a se stesso le deleghe del direttore, che dal primo ottobre sono in carico all’intero Cda. Daniele Caminati, rappresentante dei soci reggiani si e’ astenuto e spiega alla Dire: “Sono venuto a conoscenza della proposta solo all’ultimo perche’, come spesso accade, i documenti non erano stati caricati sulla ‘data room'”.

Quindi, aggiunge Caminati, “non ho voluto decidere con leggerezza sull’attribuzione di deleghe che in genere spettano ad un direttore competente e con esperienza e ho chiesto di avere un po’ di tempo per valutare il materiale”. Insomma, fa sapere il reggiano, “nulla di personale”, ma anche nella prossima riunione del Cda “la decisione non e’ predefinita”. La “resa dei conti” e’ dunque rinviata alla prossima riunione dell’organo direttivo, composto al momento da 4 persone (il seggio di Piacenza e’ vacante).