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Mora: “La Cgil sia un soggetto politico a sinistra”

23 ottobre 2018 | 13:55
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Mora: “La Cgil sia un soggetto politico a sinistra”

L’accusa del segretario Cgil al congresso all’Ariosto: “La sinistra è disgregata e non riesce a portare avanti i valori che le sono propri”. Si va verso una sua riconferma, ma c’è aria di ricambio

REGGIO EMILIA – Un nuovo ruolo per la Cgil come “soggetto politico della sinistra”. E’ la nuova “veste”, piu’ propositiva e battagliera, immaginata per il sindacato da Guido Mora, segretario uscente della Camera del lavoro di Reggio Emilia. Un concetto inedito al centro della relazione del sindacalista svolta questa mattina al teatro Ariosto, dove si e’ aperta per la 18esima volta la due giorni congressuale dell’organizzazione reggiana.

Un rilancio che Mora sollecita dopo aver tracciato il bilancio degli ultimi anni, in particolare quello scorso, quando “il nostro 17esimo congresso si e’ svolto in una situazione di oggettiva difficolta’, perche’ non siamo riusciti a combattere la frammentazione e la precarieta’ del lavoro, fatto su cui dobbiamo guardare in faccia la realta’ e fare autocritica”. Segnando invece la strada del “riscatto”, dopo anni in cui “anche nella nostra attivita’ abbiamo dovuto giocare sulla difensiva”, Mora spiega: “La Cgil e’ forse oggi l’unica forza che contiene e porta avanti ancora i valori che provengono dalla storia centenaria della sinistra e che ha un grande insediamento sui territori e rapporti con parti consistenti della popolazione, che sono soprattutto i lavoratori e i pensionati, ma non solo”.

Continua il segretario della Cgil: “Aggiungo che in questo momento siamo davanti ad una sinistra politica disgregata, che non riesce a portare avanti i valori che le sono propri come giustizia sociale, uguaglianza e capacita’ di rappresentare il lavoro”.

Allora, e’ la conclusione, “la Cgil deve proporsi come un soggetto politico, non partitico, ma politico, che si interessa cioe’ di come va trasformata questa societa’. Questo ruolo puo’ essere utile a tutta la sinistra nei confronti della quale la Cgil puo’ proporsi come stimolo, grande soggetto di proposta e anche un grande soggetto catalizzatore di contrasto alla destra politica”. Quella destra politica che Mora associa a “tanta ignoranza dell’analisi della situazione, a tanta indifferenza delle persone verso quello che succede intorno a noi ed al fatto che l’intolleranza e’ diventata dominante in molti strati della societa’, come nel caso della chiusura dei porti ai migranti che e’ un’operazione di masochismo politico”. Insomma, conclude il segretario della Cgil di Reggio, “Possiamo partire dalla battaglia contro queste tre “I”: indifferenza, ignoranza e intolleranza”.

Mora verso una riconferma, ma c’è aria di ricambio
C’e’ aria di ricambio alla segreteria generale della Cgil di Reggio Emilia. Che non sara’ pero’ sancito domani nella giornata conclusiva del 18esimo congresso provinciale, in cui il segretario uscente, Guido Mora, si avvia con ogni probabilita’ alla riconferma. Lui stesso, il cui mandato scade a maggio del 2020, annuncia pero’ che, se confermato alla guida del sindacato, lavorera’ ad una “soluzione interna” di avvicendamento da realizzarsi gia’ nel 2019.

“Nella mia vita sindacale – spiega Mora – non ho mai agito per autocandidatura, ma ho sempre ricevuto proposte e richieste da chi era deputato a farlo, in questo caso la Cgil nazionale e regionale”. Se “mi chiederanno di ricandidarmi – continua il segretario – ho dato la mia disponibilita’”. Tuttavia “qualora fossi riconfermato nell’incarico, proporro’ ai futuri organismi dirigenti di procedere ad un avvicendamento del sottoscritto in anticipo rispetto alla scadenza limite di meta’ 2020. Ritengo infatti che siano gia’ oggi presenti le risorse e le opportunita’ per una soluzione interna atta a realizzare un processo di rinnovamento generazionale”.

Insomma, conclude Mora, “mi metto a disposizione con vero spirito di servizio, ma e’ ovvio che non arrivero’ alla fine del mandato”. La parola spetta a questo punto all’assemblea dei 509 delegati riuniti al teatro Ariosto, dopo il dibattito sulle due mozioni congressuali nazionali. Il cui esito, per quanto riguarda Reggio Emilia, e’ gia’ decretato. Come gia’ emerso nelle 1716 assemblee delle categorie delle scorse settimane, infatti, il documento “Il lavoro e'” promosso dal segretario nazionale Susanna Camusso, ha ottenuto il 96,4% dei consensi dei lavoratori (ed esprime 491 delegati al congresso). La mozione di minoranza “Riconquistiamo tutto” si ferma al 3,6% dei voti (e 18 delegati).