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I migranti a casa del sindaco: “Non vogliamo lasciare Riace”

14 ottobre 2018 | 13:56
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I migranti a casa del sindaco: “Non vogliamo lasciare Riace”

Un gruppo si è recato a casa del sindaco Lucano agli arresti domiciliari: “Qui c’é la nostra nuova vita”

REGGIO EMILIA – Non c’é tensione tre i migranti che vivono a Riace, dopo la circolare con cui ieri il Ministero dell’Interno ne ha disposto il trasferimento, ma preoccupazione e rabbia sì. Sentimenti che un gruppo di giovani che vivono da tempo nel centro del reggino ha voluto esprimere direttamente al sindaco, Domenico Lucano, andando a trovarlo nella casa in cui dal 2 ottobre si trova agli arresti domiciliari. “Non vogliamo andare via da Riace. Qui c’é la nostra nuova vita”, hanno detto i migranti a Lucano.

Critico il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ne confronti dell’iniziativa del Viminale: “La deportazione dei migranti da Riace è atto violento e disumano. Chi è stato a Riace sa che il sindaco ha reso vivo e gioioso un luogo desertificato da migrazioni di calabresi. Riace non si tocca! Invece di cacciare i mafiosi deportate le vittime dei trafficanti di morte. Vergogna!”.

“Quello compiuto a Riace da Salvini, un leader che ha rubato 49 milioni, è un atto immondo”. Lo ha detto Nicola Zingaretti concludendo Piazza Grande, l’iniziativa per lanciare la propria candidatura al congresso del Pd. “E’ fin troppo banale che un grande sindaco – ha proseguito – dovrà essere giudicato dalla magistratura. Mimmo Lucano sono convinto sia onesto, ma non c’è solo lui. Ma è banale anche capire perché Salvini abbia avviato lo smantellamento del modello Riace: è la paura che la realtà demolisca il modello della paura. E se hanno paura di un uomo dovranno aver paura di un popolo che si solleverà contro queste ingiustizie”.

“Io so che il punto di partenza – ha proseguito – non puo’ che essere uno: è contro ogni pensiero umano e cristiano impedire di salvare una vita. Una vita deve valere tutte le vite”.