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Mafie, la Cgil: “Brescello non sarà l’unico comune sciolto”

23 ottobre 2018 | 16:34
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Mafie, la Cgil: “Brescello non sarà l’unico comune sciolto”

Il segretario regionale Giove: “Non se ne parla, ma qui i clan sono all’opera”. Mora: “Dopo Aemilia la ‘ndrangheta continuerà ad agire”

REGGIO EMILIA – Slancio antimafia oggi della Cgil Emilia-Romagna, partecipando a Bologna al congresso della Camera del lavoro metropolitana. “Abbiamo il primo Comune sciolto in Emilia-Romagna, Brescello, e io faccio una previsione: non sara’ l’ultimo”, dice dal palco il segretario regionale Luigi Giove.

Che continua: “E questo perche’, come diceva un pentito qualche giorno fa al processo Aemilia a Reggio, i Sarcone, i Grande Aracri e gli altri clan sono perfettamente all’opera: hanno una rete famigliare che e’ nelle condizioni di sostituirli, e ci sono anche gli imprenditori in giacca e cravatta dell’Emilia-Romagna che se li vanno a cercare. Che chiedono i loro servizi. E poi altri consulenti, sempre in giacca e cravatta, contenti di lavorare per loro”.

In ogni caso per la Cgil, che si e’ costituita parte civile a un processo Aemilia che sta andando a sentenza, il problema e’ territoriale ma nasce nazionale: “Compagni – si rivolge Giove ai delegati in sala – e’ da marzo che non si parla piu’ di criminalita’ organizzata. Il problema della Calabria e’ davvero Mimi’ Lucano? Abbiamo mezza Italia il cui territorio e’ saldamente in mano alla criminalita’ organizzata, e l’altra meta’ e’ il luogo nel quale si vanno a lavare i panni, Emilia-Romagna in testa”.

Mora: “Dopo Aemilia la ‘ndrangheta continuerà ad agire”
Anche il segretario provinciale Guido Mora lancia un monito e sostiene che con la sentenza di primo grado del processo Aemilia attesa a giorni “non termineranno affatto le attivita’ della ‘ndrangheta in Emilia”, perche’ “ad una famiglia mafiosa che cade e’ facile intuire che, in un mercato ricco e generoso come il nostro, se ne puo’ sostituire un’altra, magari ancor piu’ pericolosa. E in questo contesto i diritti dei lavoratori sono i primi ad essere calpestati”. Informando che la Cgil – che si e’ costituita parte civile – sara’ presente in aula per la lettura della sentenza contro i 148 imputati, il segretario prosegue: “Ci sara’ ancora tanto da fare quindi abbiamo gia’ deciso che a sentenza pronunciata del processo proseguiremo il nostro impegno con un progetto di formazione rivolto agli istituti superiori in Provincia, sia a disposizione degli studenti sia degli insegnanti, in collaborazione con l’ufficio scolastico provinciale, che ringraziamo per il sostegno che ci sta dando”.