Imprenditori giapponesi in visita alle coop di comunità dell’Appennino

25 ottobre 2018 | 12:52
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Imprenditori giapponesi in visita alle coop di comunità dell’Appennino
Imprenditori giapponesi in visita alle coop di comunità dell’Appennino
Imprenditori giapponesi in visita alle coop di comunità dell’Appennino
Imprenditori giapponesi in visita alle coop di comunità dell’Appennino

Gli incontri, alla Valle dei Cavalieri a Succiso e ai Briganti di Cerreto a Cerreto Alpi, rientrano nel programma internazionale di scambio e formazione per imprenditori sociali Hasekura 2.0

REGGIO EMILIA – Nei giorni scorsi un gruppo di imprenditori sociali giapponesi ha incontrato le due cooperative di comunità dell’Appennino reggiano, la Valle dei Cavalieri a Succiso e i Briganti di Cerreto a Cerreto Alpi.  Gli incontri rientrano nel programma internazionale di scambio e formazione per imprenditori sociali Hasekura 2.0. Il programma è gestito dalla Associazione Hasekura Program, fondata nel 2013 da Renata Piazza, presente personalmente sia a Succiso che a Cerreto Alpi. L’obiettivo del programma è dare nuovi input a giovani leader giapponesi e metterli in contatto con imprenditori europei dalle vedute simili, per scambiare idee e informazioni che possano accelerare il processo di creazione di una società più sostenibile.

Gli imprenditori sociali giapponesi erano Kunihiro Manabe, Naoko Inoue, Junji Nakamura e Yoshiaki Yukawa. A Succiso hanno incontrato il vicepresidente della Valle dei Cavalieri Oreste Torri, che ha illustrato l’esperienza e le attività della cooperativa per rigenerare un piccolo paese dell’Appennino, e Carlo Possa di Legacoop Emilia Ovest, che ha spiegato anche la funzione delle cooperative sociali in Italia. A Cerreto Alpi l’incontro è stato con Simona Magliani, socia dei Briganti di Cerreto, che ha spiegato il ruolo svolto dalla cooperativa per creare occupazione e sviluppo economico, aiutando la permanenza dei giovani nel loro paese di montagna.

Scopo degli incontri era quello di capire la relazione tra imprenditori e governi locali, vedere progetti di rigenerazione territoriale, conoscere più in profondità aspetti teorici e pratici del turismo di comunità, sostenibile e responsabile, conoscere il sistema educativo emiliano e il mondo cooperativo.

Kuniro Manabe è editore della rivista “Shikoku Tsushin nata per portare ai consumatori residenti nelle grandicittà, insieme a prodotti agricoli e della pesca freschi e genuini, anche le idee e la vita quotidiana di chi li produce, dando quindi maggiore visibilità ai produttori. Lavora anche come coordinatore per il Nomura Innovation Lab della città di Sasamura. Naoko Inoue ha lavorato con un piccolo tour operator che gestisce il turismo dincomunità a SamborPreiKuk, in Cambogia. L’agenzia promuove la gestione del patrimonio culturale in modoIl prossimo anno frequentare un Master in Italia sul turismo sostenibile.

Junji Nakamura ha fondato una Onlus dedicata all’elaborazione e sviluppo di progetti educativi. Nel 2013 è stato chiamato dal Comune di Tsuwano, prefettura di Shimane, un borgo con forte diminuzione della popolazione, per collaborare ad un progetto di rivitalizzazione del Liceo locale. Yoshiaki Yukawa lavora per il governo della Prefettura di Kagawa dove si dedica a progetti di rigenerazione regionale a di restauro di edifici e scuole abbandonati o la creazione di mappe ed altre attività di promozione turistica.

Nel corso della permanenza in Emilia Romagna i giapponesi e Renata Piazza hanno incontrato a Reggio Emilia la cooperativa Ballarò che gestisce l’Ostello della Ghiara e hanno visitato Remida e Reggio Children, oltre a partecipare a Itacà, festival del turismo responsabile.