Il gruppo Italcer compra la ceramica Rondine

15 ottobre 2018 | 16:29
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Il gruppo Italcer compra la ceramica Rondine

Controllato dal fondo di private equity Mandarin Capital Partners II, si va a posizionare, con quasi 200 milioni di fatturato e oltre 35 di Ebitda, al 6°posto tra gli operatori italiani del settore

RUBIERA (Reggio Emilia) – Italcer, società capogruppo dell’omonimo Gruppo ceramico controllato dal fondo di private equity Mandarin Capital Partners II (“MCP”), ha completato oggi l’acquisizione del 100% della Ceramica Rondine Spa di Rubiera. Questa acquisizione segue quelle di La Fabbrica Spa, Elios Ceramica Spa e Devon&Devon Spa, concluse a partire dal mese di maggio dello scorso anno. Con ‘Rondine,’ il Gruppo Italcer si va a posizionare, con quasi 200 milioni di euro di fatturato e oltre 35 di Ebitda, al 6°posto tra gli operatori italiani del settore.

Il progetto di realizzazione di un cluster di imprese ceramiche del medio-alto di gamma, era stato presentato ad Alberto Forchielli, partner fondatore di MCP, a fine 2016 da Graziano Verdi, ex presidente e ad di Graniti Fiandre, del Gruppo Iris Ceramica ed anche di Technogym e, successivamente, della multinazionale belga Koramic. L’idea di fondo di Verdi e MCP, è quella di realizzare significative sinergie a livello produttivo e commerciale in un comparto – quello della ceramica italiana di qualità – che, per quanto fortemente competitivo a livello mondiale, è ancora caratterizzato da una forte frammentazione.

I proprietari uscenti di ‘Rondine’ sono Lauro Giacobazzi e Seramiksan, un importante gruppo ceramico turco, soci con quote paritarie. Giacobazzi ha gestito l’azienda negli ultimi anni, raggiungendo importanti risultati sia in termini di crescita sia di marginalità.

Italcer ha realizzato l’acquisizione di ‘Rondine’ tramite il ricorso ad un aumento di capitale, sottoscritto oltre che da MCP, da Capital Dynamics, player britannico leader nelle gestioni di fondi alternativi, che entra così nella compagine azionaria affiancandosi – oltre che a MCP – ai francesi di Idinvest ai tedeschi di HQ Capital e ad un gruppo di famiglie imprenditoriali italiane.

Oltre all’aumento di capitale, Italcer per finanziare l’acquisizione ha emesso un bond da 133 milioni che è stato sottoscritto da fondi gestiti da Pemberton, uno dei principali player europei nel settore del direct lending.