Grasselli: “Via Turri, il racket degli alloggi è in mano ai magrebini”

20 ottobre 2018 | 07:40
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Grasselli: “Via Turri, il racket degli alloggi è in mano ai magrebini”

Il portavoce dei Comitati: “Quando un appartamento è vuoto, sfondano la porta, cambiano la serratura e ci vanno ad abitare”. Ci sono venti case in vendita sul sito dell’Ivg: una con base d’asta di un euro

REGGIO EMILIA – “Quando sanno che un appartamento è vuoto, sfondano la porta, cambiano la serratura e ci vanno ad abitare. I posti in garage e cantine occupati abusivamente vengono poi affittati dai magrebini ad altri disperati”. Corrado Grasselli, portavoce della Rete dei comitati cittadini che vive nella zona stazione e si batte da anni per migliorare le condizioni di vita del quartiere, denuncia quello che sta diventando, a suo dire, un vero e proprio racket degli alloggi e dei posti letto.

Continua Grasselli: “Quella degli alloggi è una situazione molto confusa. Ci sono, ad esempio, tutta una serie di appartamenti che sono finiti all’Istituto vendite giudiziarie che non riesce a venderli (attualmente, fra via Turri e via Paradisi, sono una ventina quelli all’asta sul sito dell’Ivg e, fra questi, ce n’è perfino uno in vendita a un euro, ndr). Tu hai un vecchio proprietario di cui non si sa più nulla e il nuovo proprietario che, di solito, è una banca. Alla terza asta andata deserta, l’istituto di credito rinuncia all’appartamento che torna, d’ufficio, al vecchio proprietario. Ma, nove volte su dieci, questo non risiede più qui”.

Fra appartamenti in vendita all’Ivg e quelli che non sono più all’asta è dunque probabile che siano decine gli appartamenti nella zona che, potenzialmente, sono alla mercé di chiunque voglia entrarvi abusivamente, compresi i rispettivi garage e cantine. Questo favorisce l’illegalità in un quartiere dove spaccio e prostituzione dilagano oramai a cielo aperto. In via Turri e via Paradisi vivono circa 5mila persone regolarmente residenti (ignoto è il numero degli irregolari). Di questi duemila sono italiani e tremila sono immigrati. In questa situazione di degrado e illegalità è quasi impossibile vedere in giro anziani e bambini che, infatti, stanno chiusi in casa per paura di quello che potrebbero trovare per strada.

La polizia cerca di restituire ordine e sicurezza a questo quartiere. Recentemente ha diffuso dati secondo cui sono state controllate 1.123 persone in otto giorni con 19 espulsioni. Il Comune trasferirà qui la sede della polizia municipale. La questione della sicurezza, purtroppo, resta prioritaria.

Via Turri

Continua Grasselli: “Ci sono condominii dove anche la polizia fa fatica ad entrare, perché non c’è più un controllo della situazione. Tenete presente che molti appartamenti non hanno il riscaldamento che è stato tagliato, perché non pagano le bollette e i residenti utilizzano le bombole del gas che sono pericolosissime”. Recentemente, fra l’altro, in tre condomini di Via Turri, per bollette non pagate per 130mila euro, Iren ha razionato l’acqua.

Aggiunge Grasselli: “Noi avevamo proposto al Comune di andare a parlare con il presidente del tribunale e con il direttore delle aste giudiziarie per concordare un prezzo per acquistare, in blocco, gli appartamenti all’asta. Poi si potevano dare in affitto agli studenti universitari. Non se n’è fatto niente. Poi vediamo che arrivano i soldi del bando periferie (i 18 milioni recentemente congelati dal governo, ndr) e l’amministrazione li va ad investire per sistemare dei capannoni e non per riqualificare un quartiere degradato come questo. Non ha molto senso”.

Via Turri

Conclude Grasselli: “Il racket c’è sicuramente però, secondo me, non c’è un reggiano proprietario degli appartamenti, che fa accordi con queste pesone in nero. Appartamenti, cantine e garage sono in uno stato di abbandono. Lì il più forte prende in mano la situazione. I magrebini entrano dove trovano locali liberi e dicono: ‘Questo è mio, se ci vuoi dormire, riparare le biciclette o fare altre cose, mi paghi l’affitto e mi dai tot euro al mese’”.

Controllando sul sito dell’Ivg si scopre che, attualmente, sono in vendita 9 appartamenti in via Turri (con prezzi che vanno da 6mila euro per un appartamento di 30 metri quadrati, ai 60mila per 120 metri quadrati, ovvero 200 euro al metro quadro) e undici in via Paradisi. Addirittura c’è un appartamento di 47 metri quadrati, in vendita a un euro, in via Paradisi. Potrebbe essere un errore, ma dà l’idea di come vengano svenduti gli appartamenti in questa zona e di come sia facile che, poi, restino invenduti e alla mercè di chiunque voglia entrarvi.