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Bankitalia-Di Maio è scontro, Savona: “Se ci sfugge lo spread, si cambia”

9 ottobre 2018 | 17:46
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Bankitalia-Di Maio è scontro, Savona: “Se ci sfugge lo spread, si cambia”

Il vice direttore generale della Banca d’Italia Signorini: 2Effetti modesti dalle misure della manovra”. Di Maio: “Allora si presentino alle elezioni”. Il ministro per gli Affari europei: “Se ci sfugge lo spread manovra deve cambiare”. Differenziale Btp-Bund chiude in forte calo, sotto 300. Piazza Affari riprende fiato

REGGIO EMILIA – “Se ci sfugge lo spread la manovra deve cambiare”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Paolo Savona a Porta a Porta. E sulla polemica Bankitalia-Di Maio Savona sottolinea, “Meno partecipo a questi scambi meglio è…”.

“L’errore che fanno sia Fmi che Bankitalia è mettere la stabilità finanziaria come presupposto dello sviluppo, io dico che devono andare almeno di pari passo. La costruzione dell’Europa non dà per scontato che si debba avere la stabilità prima dello sviluppo”, ha aggiunto il ministro.

“C’è bisogno di ben oltre il 2,4%” di rapporto deficit-Pil ha precisato, sottolineando che il Def presentato dal governo è “corretto, cauto e moderato”. “Ci dicono che le previsioni della manovra sono ottimistiche? Sono i risultati di modelli egonometrici e degli interventi che noi facciamo”, ha aggiunto il ministro. Infine sul ruolo della Bce: “Tra i compiti della Banca centrale europea c’è quello della stabilità finanziaria, quindi quello di abbattere lo spread, deve intervenire in acquisti” di titoli italiani”, ha sottolineato Savona.

Bankitalia: effetti modesti dalla manovra
“La Nota sottolinea giustamente che le riforme pensionistiche introdotte negli ultimi vent’anni hanno significativamente migliorato sia la sostenibilità sia l’equità intergenerazionale del sistema pensionistico italiano. E’ fondamentale non tornare indietro su questi due fronti”. Così il vice direttore generale della Banca d’Italia Signorini in audizione sulla nota al Def. La sostenibilità del sistema è “un fondamentale elemento di forza delle finanze pubbliche italiane”.

Il debito pubblico italiano “è detenuto per circa due terzi da istituzioni e soggetti italiani ma ciò non lo isola dalla logica del mercato che cerca il rendimento e fugge l’incertezza. Le oscillazioni del suo valore esercitano i propri effetti anche sui soggetti italiani, famiglie, imprese e istituzioni finanziarie che lo detengono”. “In ultima analisi al debito pubblico fa riferimento una parte importante del nostro risparmio”, ha aggiunto rilevando poi come “una minore valutazione dei titoli di Stato in portafoglio incide sui requisiti patrimoniali delle banche; oltre certi limiti può ridurne la capacità di offrire credito all’economia”.

“L’aumento dei trasferimenti correnti” per reddito di cittadinanza e pensioni “così come gli sgravi fiscali, tendono ad avere effetti congiunturali modesti e graduali nel tempo; stimiamo che il moltiplicatore del reddito associato a questi interventi sia contenuto”. Anche lo stop all’Iva dovrebbe avere “un effetto limitato”. Impatto che “potrebbe essere ancora inferiore o nullo se il mancato aumento dell’Iva fosse già stato incorporato nelle aspettative delle famiglie”, ha sottolineato Signorini.

Di Maio a Bankitalia: se vuole Fornero si candidi
“Se Bankitalia vuole un governo che non tocca la Fornero, la prossima volta si presenti alle elezioni con questo programma. Nessun italiano ha mai votato per la Fornero. E’ stato un esproprio di diritti e democrazia che viene rimborsato. Giustizia è fatta. Indietro non si torna”. Lo scrive il vicepremier e ministro del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio su twitter.