Stop a fondi periferie, Reggio fa causa al governo

25 settembre 2018 | 15:03
Share0
Stop a fondi periferie, Reggio fa causa al governo

Domani l’assessore Marchi va all’Anci per studiare l’azione legale. Vecchi: “Vinci e Spadoni, il tempo della propaganda è finito”

REGGIO EMILIA – I progetti sul quartiere Santa Croce finanziati dal Comune di Reggio Emilia attraverso il bando delle periferie sono rimasti senza soldi. E l’amministrazione decide di fare causa al Governo. A ufficializzare che “a seguito del recepimento del decreto ‘Milleproproghe’ di recente convertito il legge, vengono congelati i finanziamenti erogati attraverso il bando aree urbane e periferie” e’ una mail di posta certificata della presidenza del Consiglio dei ministri, arrivata oggi negli uffici di piazza Prampolini, all’indomani di un rovente Consiglio comunale proprio sulle risorse ritirate dall’esecutivo nazionale.

“Cio’ dimostra come le promesse del premier Conte non abbiano trovato alcun riferimento nella realta’”, commenta il sindaco Luca Vecchi. Annunciando poi che “al pari di molte altre citta’ in Italia, Reggio Emilia ha deciso di avviare le procedure per un’azione legale” perche’ “quei 18 milioni devono essere restituiti ai cittadini dello storico quartiere di Santa Croce. Noi ci batteremo per questo in ogni sede, al fianco dell’Anci che ha interrotto il tavolo delle trattative con l’esecutivo”.

Quanto ai parlamentari reggiani, primi fra tutti Gianluca Vinci (Lega) e Maria Edera Spadoni (M5s) “che hanno votato perche’ quei fondi venissero tolti a Reggio un consiglio: il tempo della propaganda e’ finito. Aver votato come primo atto un documento che sottrae alla nostra citta’ risorse cosi’ importanti rende i loro proclami e le loro parole a favore della citta’ privi di senso”, dice il sindaco.

Per l’assessore al Bilancio Daniele Marchi e’ un fatto “oltremodo grave e paradossale che lo stop ricada – come da noi rimarcato fra l’altro nel corso del Consiglio comunale di ieri – anche sulle opere reggiane per le quali e’ gia’ stato approvato il progetto esecutivo, i cui lavori erano quindi avviati alla fase di appalto. Tutti i nostri progetti esecutivi infatti sono stati approvati entro i primi giorni dell’agosto scorso”.

In dettaglio restano dunque senza risorse governative, che erano state definite in circa 18 milioni di euro, le riqualificazioni dei Capannoni 15 A/B/C dell’Area Reggiane, la decina di Capannoni e altri spazi in disuso destinati a nuova vita con il ‘Progetto Riuso’ e la riapertura di viale Ramazzini lato passaggio a livello. “I fatti – dice Marchi – ci confermano che non e’ vero, per il governo, che gli ‘esecutivi’ approvati vanno avanti.

E’ vero il contrario, nella non-logica di un governo che taglia su comunita’, persone e citta’”. L’assessore informa infine che a questo punto il Comune procedera’ su due fronti: “Il primo e’ non fermarsi e andare avanti con finanziamenti propri, nella realizzazione dei progetti”. Il secondo “e’ intraprendere azioni legali opportune e conseguenti. Per questo motivo domani saro’ a Roma, all’Anci, per coordinare le azioni legali con gli altri Comuni italiani”.