Progetto Pancreas, quando il “tempo” è prezioso

7 settembre 2018 | 14:41
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Progetto Pancreas, quando il “tempo” è prezioso
Progetto Pancreas, quando il “tempo” è prezioso
Progetto Pancreas, quando il “tempo” è prezioso

Parte una campagna triennale di raccolta fondi di Apro onlus per combattere questo tipo di tumore: a Reggio 1.301 nuovi casi tra il 2008 e 2016

REGGIO EMILIA – Una maxi-clessidra che fa capolino nell’atrio del Core. Una maxi-clessidra che ci ricorda che per prevenire un tumore come quello del pancreas, il tempo e la rapidità, sono fondamentali. Una maxi-clessidra che è, e sarà per i prossimi tre anni, il fiore all’occhiello di tutta la campagna di Apro Onlus a favore dei reparti di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, Medicina gastroenterologica e Radioterapia oncologica dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, reparti di eccellenza dell’ospedale di Reggio Emilia e di tutta la nostra città.

La cerimonia di inaugurazione della maxi-clessidra di Apro Onlus si è svolta questa mattina. Alle 10.30, infatti, la dottoressa Cinzia Iotti, vicepresidente di Apro e direttore del reparto di Radioterapia Oncologica, alla presenza del dottor Giovanni Fornaciari, presidente di Apro Onlus, del dottor Romano Sassatelli, direttore del reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, del dottor Fausto Nicolini, direttore generale di USL Reggio Emilia, di Roberto Ghisellini – vice direttore generale di Crédit Agricole – e Gianni Borghi – presidente della Fondazione Manodori – in qualità di primi sostenitori della campagna di sensibilizzazione, di Lorenza Zanni – Art Director di Agenzia BonaciniIdea media partner dell’intera campagna relativa alla maxi-clessidra – , nonché dei volontari di Apro Onlus, ha svelato la maxi-clessidra riempita inizialmente al livello dei 50 mila euro, per poi, essere successivamente aumentata fino alla “tacca” dei 150 mila, che è l’ammontare delle donazioni per la campagna di sensibilizzazione/prevenzione del tumore del Pancreas, ad oggi già raccolti grazie ai primi eventi di inizio anno e ai contributi dei partner principali, Crédit Agricole e Fondazione Manodori.

Dopo gli applausi e le foto di rito si è passati alla conferenza stampa, presso l’auditorium del Core, in cui è stata illustrata l’attività di Apro Onlus ed i suoi progetti futuri. Nello specifico, il nucleo principale è stato quello di trattare gli obiettivi della campagna relativa al Progetto Pancreas.

L’intervento d’apertura è stato quello del dottor Giovanni Fornaciari, il quale,  ha posto l’accento sulla “volontà di essere un’associazione al passo con i tempi e in costante contatto con i propri volontari e sostenitori. Con questo obiettivo è stato rinnovato il sito internet di Apro onlus, che avrà il compito di essere il punto di raccolta di tutte le informazioni riguardanti la vita dell’Associazione così che, chi interessato, possa essere sempre a conoscenza dei progetti attuali e futuri che vedono coinvolta Apro Onlus. Non da ultimo, il sito è stato rinnovato, anche per diventare un luogo di elezione per le donazioni che chiunque potrà compiere a favore dei progetti che ci vedono in prima linea. Grazie all’utilizzo del sistema PayPal, tutte le persone che vogliano sostenerci, anche con piccole cifre (che per noi sono importantissime!), lo potranno fare con la massima semplicità e in tutta sicurezza e trasparenza. I reggiani sono persone generose, lo hanno dimostrato in tantissime occasioni e, ne sono convinto, non mancheranno di farlo nemmeno in questa”.

Il cuore della conferenza stampa è stato l’intervento del dottor Romano Sassatelli che ha fatto capire perché la prevenzione e, soprattutto, il tempo, fanno la differenza quando si parla di tumore del Pancreas: “In Italia sono 13.500 i casi di tumore al Pancreas stimati nell’anno 2016. A Reggio Emilia si parla di 1.301 nuovi casi tra il 2008 e 2016. Il tumore del pancreas rappresenta la quarta causa di morte tra i vari tumori conosciuti nei paesi industrializzati e si prevede che entro il 2030 possa diventare la seconda”.

“Perché il tempo è importante? – prosegue il dottor Sassatelli –   Perché i dati ci dicono che il 40% dei casi viene scoperto quando il tumore è già in uno stadio avanzato, il 20% degli stessi è operabile, e solo un 3/6% delle persone sopravvive dopo i 5 anni dalla diagnosi. Noi vogliamo andare ad invertire questa tendenza. Ecco quindi che l’obiettivo di questa campagna di sensibilizzazione che ruota attorno al Progetto-Pancreas è quello di supportare l’informazione sulla malattia. Lavorare sulla prevenzione. Potenziare e acquistare nuove tecnologie. Questo è quello che ci proponiamo con questo progetto: traguardi ambiziosi ma che nell’ambito della nostra Sanità Reggiana, dove l’eccellenza non è un vanto ma una realtà, riteniamo raggiungibili anche grazie a questa importante campagna”.

A seguire, ha preso la parola la dottoressa Cinzia Iotti. La vice presidente di Apro ha posto l’accento sulle macchine che grazie ad Apro sono state acquistate per curare con la maggior efficacia possibile il tumore del pancreas. In particolare i compressori addominali: “Il pancreas è collocato nella parte alta dell’addome. Quando noi respiriamo, questi organi hanno un movimento. Colpire un bersaglio che si muove è difficile ed il rischio è di non colpirlo affatto. I compressori addominali servono per creare una pressione sulla parte alta dell’addome e contrastare il movimento del diaframma, e quindi degli organi che si muovono. Se mi chiedete se queste macchine risolveranno il problema del tumore del pancreas, la risposta è no. Ci sono, tuttavia, tante azioni che messe assieme possono far sì che una soluzione possa effettivamente essere trovata. Siamo fiduciosi che un tassello alla volta riusciremo a scardinare il cuore di questa malattia. Il tempo, poi, ci dirà quello che siamo riusciti a fare”.

Cos’è Apro onlus
Apro Onlus promuove e organizza iniziative in campo sociale e scientifico a Reggio Emilia e provincia, raccoglie fondi per sostenere progetti da realizzare per l’Arcispedale S. Maria Nuova – IRCCS e raggruppa volontari che partecipano alle attività nel corso dell’anno. Dalla sua fondazione l’Associazione ha raggiunto l’importante cifra di 7 milioni di euro raccolti, contribuendo all’acquisto di materiale tecnologico di alto valore ed anche alla formazione professionale di giovani professionisti delle varie discipline.

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