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Processo Aemilia, spunta ipotesi dell’appello a Reggio

26 settembre 2018 | 14:16
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Processo Aemilia, spunta ipotesi dell’appello a Reggio

Il procuratore generale De Francisci invita a considerare questa ipotesi nel giorno dell’insediamento del nuovo procuratore capo Marco Mescolini

REGGIO EMILIA – Anche dopo la sentenza di primo grado (per cui i giudici si riuniranno in Camera di Consiglio il prossimo 26 ottobre) il maxi processo Aemilia contro la ‘ndrangheta potrebbe continuare ad essere celebrato a Reggio Emilia.

L’ipotesi di tenere anche le udienze del processo d’appello nella stessa aula “bunker” del tribunale reggiano che ha ospitato negli ultimi tre anni quelle del dibattimento, la fa balenare il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Bologna, Ignazio De Francisci, durante la cerimonia di insediamento del nuovo procuratore capo della citta’ del Tricolore, il pm antimafia Marco Mescolini.

Invitando a considerare questa possibilita’ De Francisci sottolinea in particolare la mancanza a Bologna di spazi adeguati per celebrare il processo di secondo grado che, se per il rito abbreviato contava una settantina di imputati, per il dibattimento ne vede alla sbarra 148. Intanto Mescolini ha espresso soddisfazione per la nomina in una realta’ “cosi’ importante” come quella di Reggio Emilia.

Il magistrato, nato a Cesena 52 anni fa, arriva dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna, dove ha lavorato dal 2010 a oggi. Assieme alla collega Beatrice Ronchi ha coordinato l’inchiesta Aemilia. Con la nomina ratificata dal Csm e formalizzata circa due mesi fa, Mescolini occupa il posto rimasto vacante per oltre un anno, dopo il pensionamento di Giorgio Grandinetti.

Al nuovo procuratore capo arrivano le congratulazioni del presidente della Provincia: “La sua nomina rappresenta il meritato riconoscimento a un magistrato che ha dimostrato una rilevante serieta’ e capacita’ nei tanti incarichi fino ad ora ricoperti e che anche i reggiani hanno avuto modo di apprezzare grazie all’attivita’ di indagine e requisitoria svolta al processo Aemilia”, dice Giammaria Manghi. “L’impegno e la competenza del dottor Mescolini nell’affermazione della legalita’ e nella ricerca della giustizia sono a tutti noti a Reggio Emilia. La nostra comunita’ gli deve molto”, aggiunge il sindaco Luca Vecchi.