Migranti, Vecchi: “A Reggio richiedenti asilo in calo”

12 settembre 2018 | 14:43
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Migranti, Vecchi: “A Reggio richiedenti asilo in calo”

Il sindaco: “Sono ottocento in città. L’anno scorso erano mille”

REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia a fronte di circa 27.000 residenti stranieri in citta’ (il 17% della popolazione appartenente ad oltre 100 nazionalita’) ci sono 800 richiedenti asilo, in calo di quasi 200 rispetto ad un anno fa. Da tre anni a questa parte, inoltre, circa un migliaio di residenti di origine non italiana abbandona Reggio Emilia. Sono alcuni dei dati che il sindaco Luca Vecchi contrappone alla “narrazione dell’invasione”, durante il convegno “Noialtri2-per una comunita’ aperta”, che si e’ svolto in mattinata al centro Malaguzzi.

Un appuntamento voluto dall’amministrazione in continuita’ con e per resistituire la fotografia scattata nelle giornate dell’integrazione, andate in scena il 31 gennaio e il primo febbraio scorsi. Dialogando sulla citta’ con il giornalista Federico Rampini, Vecchi si misura anche con l’equazione che associa l’immigrazione all’illegalita’. “Ma se noi dovessimo razionalmente fotografare la realta’ reggiana, oltre al calo dell’immigrazione, vedremmo che sul tema della sicurezza il trend dei reati e’ in calo a doppia cifra, anche per quelli piu’ fastidiosi come il furto in appartamento”.

Qui “abbiamo un sistema delle forze di Polizia efficace, che risolve casi che altrove non si inizia nemmeno a indagare come i furti di bicicletta”. E tuttavia, prosegue il sindaco, “siamo ancorati ad un sistema di valori che oggi, a livello europeo, e’ sotto fortissima pressione. Dobbiamo misurarci con la paura e la pancia della citta’ che dice che c’e’ meno sicurezza e chiede, semplificando, basta immigrazione”.

Su questo il sindaco assicura: “Reggio deve essere accogliente e lo sara’ sempre perche’ e’ nella sua antropologia. Pero’ l’accoglienza deve stare insieme alla legalita’ e quindi il tema dell’integrazione va affrontato con l’alfabetizzazione, l’avviamento al lavoro (circa il 30% dei richiedenti asilo provinciali ha svolto nel 2017 un’attivita’ di volontariato) ma anche con grande rigore nel rispetto delle regole”. Anche se, constata Vecchi, “la certezza della pena, dello Stato di diritto spesso non viene spessa corrisposta nei fatti, ingenerando sfiducia nei cittadini”. Giammaria Manghi, presidente della Provincia, parla di una “comunita’ controvento” rispetto alla “stagione della paura”, che deve avere il coraggio “di considerare le persone per quello che sono: noi uguali agli altri, gli altri uguali a noi”.