La polizia arresta un “imprenditore” dello spaccio

4 settembre 2018 | 12:29
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La polizia arresta un “imprenditore” dello spaccio

Per smerciare lo stupefacente l’albanese Xhafer Berisha si avvaleva di una rete di corrieri stagionali: sequestrato mezzo chilo di cocaina

REGGIO EMILIA – Per rifornire di cocaina i suoi clienti (compresi alcuni minorenni) aveva messo a punto un sistema dal taglio “imprenditoriale” utilizzando perfino dei veri e propri lavoratori stagionali dello spaccio. Giovani poco piu’ che maggiorenni che, giunti a Reggio Emilia dal Kosovo, si occupavano della detenzione e della consegna della droga su indicazione del capo dell’organizzazione, che gestiva i rapporti con gli acquirenti.

E’ quanto scoperto dagli uomini della Questura reggiana che oggi hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari per altrettanti cittadini di origine albanese, tra cui Xhafer Berisha, ritenuto l’organizzatore delle attivita’ illecite. Per tutti l’accusa e’ – in concorso – di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Compresi quelli odierni, nel corso delle indagini partite nel 2017, sono stati in tutto sette gli arresti effettuati.

L’operazione antidroga ha portato inoltre al sequestro di quasi mezzo chilo di polvere bianca e di 13.000 euro in contanti. Ad insospettire gli investigatori (coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica Valentina Salvi) era stato l’arresto in flagranza di un corriere incensurato, avvenuto a novembre dell’anno scorso, trovato in possesso di due chili di cocaina.

L’attenzione della Squadra Mobile si era focalizzata, in particolare, sul fatto che il 21enne fosse appena arrivato in Italia, non avesse formalmente contatti a Reggio Emilia ma, nonostante questo, fosse riuscito in pochi giorni ad avere disponibilita’ di telefoni, alloggio ed un quantitativo rilevante di droga. L’ipotesi investigativa era quindi quella che il giovane agisse in concorso con qualcuno che ne coordinava le mosse.

A questo arresto erano seguiti quelli di altri due giovanissimi albanesi che trasportavano oltre 150 grammi di cocaina. Da qui gli agenti della squadra Volanti hanno ricostruito la rete degli spacciatori fino a Berisha, residente in citta’, che tra l’altro gestiva un bar chiuso poche settimane fa per 15 giorni con un provvedimento del questore, perche’ si ipotizzava nel locale la compravendita di droga. La “procedura seguita- dice il questore Antonio Sbordone- suscita stupore e apprensione perche’ fuoriesece dai canoni tradizionali dell’attivita’ criminale”, confermando inoltre che “e’ alta la richiesta di cocaina in citta’”.