Fondi periferie, scontro fra parlamentari Pd e M5S

14 settembre 2018 | 16:31
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Fondi periferie, scontro fra parlamentari Pd e M5S

I Dem: “Affossati i nostri documenti”. I pentastellati: “Falso fanno propaganda”

REGGIO EMILIA – Volano gli stracci tra i parlamentari reggiani di Pd e Movimento 5 stelle sull’approvazione del decreto Milleproroghe, votato con fiducia dalla Camera, a cui sono stati collegati degli emendamenti sui progetti di Reggio Emilia finanziati con il bando periferie. “Come deputati reggiani del Partito democratico – spiegano Graziano Delrio, Antonella Incerti e Andrea Rossi – abbiamo presentato un ordine del giorno con una richiesta precisa al Governo: non disperdere la progettualita’ di Reggio Emilia per non vedere bloccate le concrete possibilita’ di miglioramento legate alla rigenerazione urbana e all’aumento della sicurezza, in un’area strategica della nostra citta’ (le ex Reggiane, ndr)”.

Tuttavia, denunciano i dem “la maggioranza Lega e M5s, con i suoi parlamentari reggiani in testa, ha votato contro. Un atteggiamento incomprensibile, animato da furia demolitrice e figlio di logiche che sicuramente non incontrano il bene di Reggio Emilia”. A costoro, e’ il giudizio dei deputati del Pd, “non importa nulla dei problemi delle citta’ ma evidentemente interessa solo il potere”.

Opposta la versione dei pentastellati Maria Edera Spadoni e Davide Zanichelli. “Il Pd- dicono- continua nella sua propaganda demagogica sulla pelle dei cittadini”. Lo “ha fatto anche questa mattina rifiutando, per mero spirito ostruzionistico, che molti suoi ordini del giorno sul tema ad esempio bando periferie venissero accolti favorevolmente dal Governo come raccomandazione (tra cui quello per Reggio Emilia) e andando allo scontro con la maggioranza per poi magari inventarsi false notizie sui territori su uno stop ai progetti che non esiste”.

Tutto questo, continuano i 5 stelle, “nonostante ci sia gia’ un accordo del Governo e del presidente del Consiglio Conte con l’Anci per salvaguardare i progetti gia’ in fase esecutiva tramite l’inserimento di un’apposita norma nel prossimo provvedimento utile e l’attento monitoraggio dei progetti che non sono ancora in fase avanzata”. Quella del Pd, insomma, “e’ una mossa irresponsabile e demagogica di chi sa solo fare terrorismo e propaganda con notizie false” concludono Spadoni e Zanichelli.