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Fondi Lega, modalità sequestro: 600mila euro l’anno

18 settembre 2018 | 17:12
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Fondi Lega, modalità sequestro: 600mila euro l’anno

Ora in cassa 130mila, subito acquisiti. Ricorso legali Carroccio in Cassazione. Pg, confermare condanna Belsito

REGGIO EMILIA – I legali della Lega, gli avvocati Giovanni Ponti e Roberto Zingari, hanno depositato il ricorso in Cassazione contro la decisione del tribunale del Riesame di Genova che lo scorso 6 settembre ha dato il via libera al sequestro dei 49 milioni di euro al Carroccio. I soldi, secondo l’accusa, sarebbero il frutto della maxi truffa ai danni dello Stato che il senatore Umberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito avrebbero orchestrato per ottenere indebitamente i rimborsi elettorali.

Il sostituto procuratore generale Enrico Zucca ha chiesto intanto la conferma della condanna a 4 anni e 10 mesi per l’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito nel processo d’appello sulla maxi truffa ai danni dello Stato che avrebbe fruttato al Carroccio 49 milioni. Per il procuratore “il partito non può essere schermo per atti illeciti” e le operazioni che hanno fatto incamerare illecitamente i soldi erano “deliberate dai vertici della Lega e quindi note a tutti gli esponenti del Carroccio”.

Per quanto riguarda le modalità di esecuzione dei sequestri dei 49 milioni di euro, saranno sequestrati centomila euro a bimestre, per un totale di 600mila euro l’anno. Il debito sarà così saldato nel 2094, salvo possibili altri sequestri. La soglia minima è quella di 600 mila euro l’anno, ma se il partito dovesse incamerare di più, al netto delle spese della gestione ordinaria, la cifra prelevata dalla procura aumenterebbe. I soldi della Lega verranno messi a disposizione su un conto dedicato, a disposizione della guardia di finanza.

I soldi che la Lega mette a disposizione della procura di Genova possono arrivare o dall’affitto di via Bellerio, sede milanese del Carroccio, o da quello che il partito ottiene in altro modo scritto in bilancio certificato a partire dall’esercizio del 2019.

“Abbiamo fatto quello che viene fatto in altre procedure analoghe, laddove agiamo in esecuzione. È un meccanismo che la procura ha già seguito per i crediti erariali, per cui una società può subire sequestro preventivo”. Così il procuratore di Genova, Francesco Cozzi, sulle modalità del sequestro dei 49 milioni di euro alla Lega. “Credo che abbiamo raggiunto un punto di equilibrio e perseguito gli interessi dello Stato”.