Cgil e Cisl: “Asp Millefiori Novellara, il Comune stravolge i fatti”

21 settembre 2018 | 16:05
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Cgil e Cisl: “Asp Millefiori Novellara, il Comune stravolge i fatti”

Dura replica dei segretari della Cisl Funzione Pubblica Fabio Bertoia e della Cgil Funzione Pubblica Maurizio Frigeri: “Chiediamo rispetto per i dipendenti e per la verità”

NOVELLARA (Reggio Emilia) – “Un altro tentativo di stravolgere i fatti da parte del Comune di Novellara”. È il commento dei segretari della Cisl Funzione Pubblica Fabio Bertoia e della Cgil Funzione Pubblica Maurizio Frigeri alle ultime esternazioni dell’Amministrazione sulla vertenza in atto riguardante l’Azienda Speciale per i servizi sociali, ente strumentale del Comune di Novellara.

Scrivono i due sindacalisti: “I fatti sono ben diversi da quelli descritti e rispediamo al mittente le accuse di non aver accettato il confronto. In primis il Comune ha deciso di fondare un’azienda speciale contro il parere delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori. La proposta dei sindacati era invece di far confluire il servizio nell’ASP della Bassa reggiana”.

“Di fronte a questa situazione – spiegano Frigeri e Bertoia – la nostra ‘conditio sine qua non’ era quella di applicare il contratto delle funzioni locali, fatto che ritenevamo scontato visto nella prima fase del confronto ci era sempre stato detto che l’applicazione del contratto di riferimento non sarebbe stato un problema. Ai dipendenti che continuano ad essere comunali si applica infatti il contratto funzioni locali e ci sembrava scontato che anche ai nuovi assunti dovesse essere applicato il medesimo contratto”

E invece questo non è accaduto. “Trincerandosi dietro pareri tecnici, commissionati ovviamente dal Comune stesso – spiegano i delegati sindacali – l’Amministrazione ha deciso di applicare il contratto Sanità privata nonostante fosse pienamente legittimo applicare quello delle funzioni locali, come poi accade ormai da dieci anni dell’azienda speciale di Cavriago ed in altre realtà analoghe in Emilia Romagna”.

Concludono i due sindacalisti: “Ci sembra davvero insostenibile perseverare nella scelta di applicare contratti diversi a dipendenti che nello stesso ente fanno lo stesso lavoro spalla a spalla quotidianamente. La parola d’ordine dello sciopero del 28 settembre sarà “rispetto”. Rispetto per quei dipendenti che quotidianamente si occupano degli anziani, ma a questo punto anche rispetto per la verità”.