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Carabinieri, il nuovo comandante: “Colpiremo la microcriminalità”

18 settembre 2018 | 15:13
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Carabinieri, il nuovo comandante: “Colpiremo la microcriminalità”

Il colonnello Cristiano Desideri, nuovo comandante Provinciale dei carabinieri, subentra al colonnello Antonino Buda

REGGIO EMILIA – “Sono contento di questa destinazione. La città mi ha entuasiasmato per la sua vivacità. Ho trovato un tessuto sano e produttivo e mi auguro di svolgere un lavoro proficuo per la comunità. Soprattutto voglio lavorare per colpire i fenomeni di criminalità predatoria che la comunità percepisce maggiormente. Daremo il massimo impulso alla proiezione esterna dei reparti razionalizzando il lavoro interno. Analizzeremo le fasce orarie e le zone maggiormente attaccate e lì faremo gravitare tutti i servizi possibili. Se ciò non bastasse, chiederemo anche il supporto dei reparti mobili dell’Arma per servizi straordinari”.

Queste le prime parole del colonnello Cristiano Desideri, nuovo comandante Provinciale dei carabinieri che subentra al colonnello Antonino Buda, trasferito nella Capitale. Prima l’Accademia di Modena, la Scuola Ufficiali “e poi la vita di strada”. Il colonnello Desideri ha ricoperto diversi incarichi nell’Arma. Da ufficiale inferiore, le prime esperienze quale istruttore nei reparti di formazione della Scuola sottufficiali dei carabinieri di Firenze poi con il grado di capitano al comando della compagnia di Tortona, in provincia di Alessandria, che ha retto per oltre 4 anni.

Quindi, dal 2000 al 2001, ha partecipato in Bosnia Erzegovina alla Multinational Specialized Unit (Unità Multinazionale Specializzata) in stanza a Sfor, operando su un territorio all’epoca sempre più instabile, anche a causa di una criminalità organizzata, dalle complesse ramificazioni, finanziariamente molto forte, che in qualche modo influenzava le vicende politiche del territorio e inquinava profondamente il tessuto economico e sociale della popolazione.

Quindi l’esperienza in Sardegna al comando della compagnia carabinieri di Sassari che ha guidato per tre anni (dal 2001 al 2004) per poi assumere nella capitale l’incarico di comandante della cmpagnia di Roma Trastevere che ha retto per 4 anni.

Nell’ottobre del 2008 viene chiamato al comando generale per prestare servizio, dapprima, quale capo della 1a sezione dell’Ufficio informatica e telecomunicazioni e poi quale capo della 2a sezione dell’Ufficio piani e polizia militare del Comando generale.

Nel 2014 assume il comando del 1°Reggimento carabinieri Piemonte che ha retto sino ad oggi, giorno in cui ha per l’appunto assunto l’incarico di comandante del Comando Provinciale di reggio Emilia. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, ha conseguito, tra gli altri, due Master Universitari di II livello in “Scienze della Sicurezza e dell’Organizzazione” e “Scienze criminologiche e contrasto delle organizzazione criminali”. L’ufficiale 50enne, è nato a Bassano del Grappa.

Il sindaco: “Buon lavoro”
Il sindaco Luca Vecchi salutà così il nuovo comandante: “Desidero rivolgere al colonnello Cristiano Desideri, nuovo comandante provinciale dei carabinieri, le congratulazioni e l’augurio di buon lavoro più sincero, nel giorno del suo insediamento nella Caserma di Corso Cairoli, nonché la piena disponibilità a un confronto e a una collaborazione che, ne siamo siamo certi, saranno positivi e proficui. L’amministrazione comunale di Reggio Emilia interloquisce da sempre con l’Arma nell’affrontare le varie situazioni che attengono la sicurezza urbana e questo ha portato, nel rispetto delle specifiche competenze e prerogative, all’ottenimento di risultati importanti. Al colonnello Antonino Buda che lascia Reggio Emilia voglio rivolgere un ringraziamento sentito e non formale per il grande lavoro che ha compiuto in questi anni nella nostra città. L’esito della sua opera è ben sintetizzato nei numeri anche di recente illustrati, sia sul fronte del contrasto alla grande criminalità organizzata, sia nella quotidiana opera di repressione di reati sul territorio. La sua abilità nell’entrare in empatia profonda con la città e i suoi abitanti, la capacità di discernimento, la pacatezza e la grande autorevolezza mostrate sono state un punto di riferimento per tutti i reggiani, di cui gli siamo infinitamente grati”.