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Camilla Verona nuova presidente dell’Unione bassa reggiana

26 settembre 2018 | 17:12
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Camilla Verona nuova presidente dell’Unione bassa reggiana

Succede a Giammaria Manghi, che ha presentato le proprie dimissioni a seguito della nomina a sottosegretario alla presidenza della Regione

REGGIO EMILIA – Nel corso del consiglio comunale di ieri che si è svolto in municipio a Boretto è stato eletto il quarto presidente della storia dell’Unione Bassa Reggiana: a succedere a Giammaria Manghi, che ha presentato le proprie dimissioni a seguito della nomina a sottosegretario alla presidenza della Regione, è stata eletta il sindaco di Guastalla Camilla Verona, con 16 voti favorevoli su 22, prima donna dopo Stefano Donelli, Massimiliano Maestri e, appunto, Manghi.

Nel corso della seduta, il presidente uscente ha ringraziato la giunta e il consiglio per il lavoro di questi anni, e ripercorso i punti chiave del proprio mandato con la proiezione di alcune slide che hanno riassunto il percorso dell’ultimo quadriennio. “In particolare negli anni 2014 e 2015 – ha spiegato Manghi – sono state trasferite all’Unione nuove e strategiche funzioni in gestione associata, quali l’Ufficio unico dei tributi, e il Corpo unico di polizia municipale. Queste funzioni si sono aggiunte alle altre, già numerose, che avevano contraddistinto la fase di avvio dell’Unione. L’Ufficio unico dei tributi è stato ritenuto fondamentale per cercare di garantire l’equità e il recupero maggiore possibile sul territorio degli otto comuni dell’evasione fiscale; un unico Corpo di polizia municipale lo è stato altrettanto al fine di garantire standard omogenei di sicurezza e controllo del territorio. La nascita del Corpo unico, nel 2016, è stata inoltre accompagnata da una scelta, amministrativa prima e gestionale poi, di articolazione territoriale in sub-ambiti così da mantenere ove possibile quella prossimità e vicinanza ai cittadini e alle imprese ritenuta una priorità per chi amministra queste comunità, priorità che da una gestione associata tramite l’Unione dei Comuni deve trovare innovazione e qualificazione. Oltre a queste funzioni di rilievo sono poi state conferite all’Unione funzioni di staff negli ultimi due anni quali il Controllo di gestione e la Statistica, nonché alcuni adeguamenti e messa a regime di altre funzioni necessarie alla stabilizzazione dell’ente”.

A seguire, è avvenuta la votazione per la designazione del nuovo presidente, individuato in Camilla Verona, intervenuta per ringraziare il consiglio dell’elezione e per illustrare i futuri obiettivi. “L’Unione Bassa Reggiana – ha spiegato – è un’unione solida, che può dirsi virtuosa nel panorama regionale e nazionale, dove invece le esperienze di associazionismo tra Comuni stanno vivendo un periodo di stanchezza generale. Di fronte a un quadro generale incerto sul futuro degli enti locali, dove anche i tentativi di fusione hanno vissuto sorti alterne, la nostra esperienza può essere uno degli esempi attraverso cui ripensare alle politiche di sviluppo locale. Alcune caratteristiche essenziali della nostra Unione ci fanno infatti dire che i processi associativi possono funzionare solo a determinate condizioni: ambito territoriale ottimale; omogeneità socio-economica; coincidenza con il distretto socio-sanitario; forte coesione d’intenti e ultimo ma non certo ultimo la collaborazione fattiva dei funzionari e dei dipendenti che lavorano per il raggiungimento degli obiettivi che vengono proposti dai sindaci. Se l’Unione Bassa Reggiana è riuscita a passare da un bilancio di 3,2 milioni ad uno di quasi 23, ad associare oltre 15 funzioni e a costruire un’Azienda speciale per i servizi scolastici 0-6, è anche grazie a questi fattori”.

“Tra dicembre e gennaio – ha aggiunto la nuova presidente – ci troveremo di fronte ad un’importante ricorrenza: il decennale della fondazione dell’Unione. Un’occasione che può e deve diventare un momento in cui insieme pensiamo al futuro della nostra Bassa, in cui rafforziamo l’identità dell’Unione e in cui lanciamo insieme proposte sul riordino territoriale da offrire a chi legifera”.