Brescello, gli insegnanti: “Noi combattiamo la mafia”

20 settembre 2018 | 17:36
Share0
Brescello, gli insegnanti: “Noi combattiamo la mafia”

I docenti dell’istituto comprensivo Poviglio-Brescello rispondono a Dalla Chiesa

REGGIO EMILIALeggiamo con stupore quanto emerso nel convegno tenutosi il 19 settembre scorso “La ‘ndrangheta in Emilia, il caso Brescello”, e riportato sui media locali a proposito dell’assenza della scuola nelle attività di educazione alla lotta alla mafia. Ci teniamo a precisare che la sensibilizzazione e il contrasto alla diffusione dei fenomeni mafiosi sono un aspetto fondante del nostro fare scuola sia nella quotidianità sia nella realizzazione di progetti ed eventi specifici: gli studenti della scuola secondaria di Brescello, ogni giorno, si recano a scuola e raggiungono la loro aula passando davanti alla serigrafia dei giudici Falcone e Borsellino che accolgono chiunque entri nell’atrio.

Il nostro rammarico aumenta leggendo che non sono pienamente conosciute le numerose attività condotte da tutti noi docenti consapevoli delle problematiche del territorio e del ruolo fondante della scuola. Solo per citarne alcune: partecipazione al concorso “Il silenzio è dolo: noi combattiamo la mafia”; intitolazione dell’atrio della scuola secondaria Panizzi al giovane Giuseppe Di Matteo alla presenza del commissario straordinario Formiglio e del Presidente della provincia Manghi; partecipazione ad incontri con il procuratore antimafia Nicola Gratteri e lo scrittore Antonio Nicasio; partecipazione al festival della legalità: incontro con lo scrittore Alessandro Gallo che si è complimentato con gli studenti per la serietà e la consapevolezza con cui hanno discusso sul tema della mafia; incontri annuali con i Marescialli dell’Arma dei Carabinieri.

Affrontare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose con i nostri giovani studenti, 6/14 anni, richiede sensibilità, attenzione e condivisione di valori con le famiglie, le altre istituzioni e le associazioni del territorio. Gli esiti della ricerca presentata saranno una rinnovata base di lavoro per il corrente anno scolastico e invitiamo gli autori dello studio e il prof. Dalla Chiesa nelle nostre scuole per condividere nuove piste di progetto e continuare insieme l’educazione alla lotta alla mafia.