Plus500 e il Certificato MiFid2: cosa comporta per chi fa trading online

16 agosto 2018 | 12:32
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Plus500 e il Certificato MiFid2: cosa comporta per chi fa trading online

La società di brokeraggio interviene sulla normativa, importantissima per il settore del trading online, rivolgendosi al settore dei prodotti finanziari in Europa

REGGIO EMILIA – Come al solito Plus500 è quel broker che rimane sempre al passo con le nuove normative, compresa la MiFID 2 importantissima per il settore del trading online rivolgendosi spesso direttamente ai broker di trading online e in generale al settore dei prodotti finanziari in Europa.

La nuova direttiva colpisce quei settori del trading online che sono sempre risultati più ostici per gli utenti nella comprensione e utilizzo, come nel caso delle opzioni binarie che sono state praticamente vietate e non a caso non sono mai state proposte da un broker serio come Plus500.

Per ulteriori chiarimenti abbiamo approfondito il discorso con questa recensione di Plus500 del noto portale di trading online EdilBroker.it che ci ha offerto spunti importanti per capire come si sta evolvendo la situazione e qual è stata la risposta di Plus500 a questa nuova situazione venutasi a creare con la normativa Mifid 2.

Mercato e clienti: come si regola Plus500? Lo scopo di questa nuova normativa è quello di tutelare gli investitori ovvero i clienti finali dei broker. Cambia quindi la modalità stessa di interazione del broker con i mercati e con i suoi clienti. Oggi questi soggetti possono essere considerati molto più tutelati in quanto ai rischi del trading che molti di essi in precedenza ignoravano.

Cosa cambia concretamente con le nuove leggi in materia di trading online? Per rispondere a questa domanda basterà guardare a come un broker del calibro di Plus500 si è adattato alle nuove disposizioni. La società ha infatti pubblicato un documento nel quale descrive cosa accadrà in futuro.

Si è notato come ci sia stata una stretta sulla vigilanza del settore del trading online. Le direttive MiFID sono state riviste e ampliate per migliorare la trasparenza nel fare trading. SI procederà a una raccolta dei dati di trading a livello europeo e verrà esercitata una riduzione dei costi di accesso ai dati di trading degli utenti.

I regolatori d’ora in avanti avranno maggiori poteri di controllo con l’obiettivo di evitare irregolarità o prese di posizione arbitrarie da parte di chi opera nel settore. Plus500 ovviamente non ha dovuto faticare molto per mettersi in pari con le nuove diposizioni perché in definitiva le aveva sempre rispettate.

Le società dovranno quindi trattare i propri clienti con maggiore trasparenza e offrire loro il massimo della consapevolezza per quanto riguarda tutti i rischi connessi all’attività di trading online che troppo spesso vengono ignorati per un’operatività che può portare alla perdita totale del capitale di investimento.

Conclusioni sul trading CFD di Plus500 – Il broker potrà comunque continuare ad offrire trading a leva finanziaria con i CFD ai propri clienti come ha sempre fatto. Con i CFD è possibile operare e fare profitti sia quando il mercato è in salita sia quando esso si trova in discesa con evidenti vantaggi per gli investitori.

Inoltre con la leva finanziaria il proprio capitale di trading può essere aumentato per anche di 100 volte al fine di poter contare su un maggiore potere economico nelle operazioni di trading.