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“Palazzine in via Settembrini, pezza peggiore del buco quella di Sassi”

31 agosto 2018 | 14:25
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“Palazzine in via Settembrini, pezza peggiore del buco quella di Sassi”

Fantuzzi attacca il vicesindaco: “La sua preoccupazione è stata esclusivamente quella di evidenziare che non vi sarà alcuna assegnazione degli alloggi tramite i criteri tradizionali dell’edilizia agevolata”

REGGIO EMILIAHo appreso stamane dal vostro quotidiano che Matteo Sassi, vicesindaco e assessore al Welfare, ha ottenuto una nuova delega: quella all’edilizia.
Il suo intervento teso a rassicurare i residenti di via Settembrini, tutto improntato a enfatizzare il valore commerciale delle nuove palazzine, rappresenta in tutta franchezza una pezza peggiore del buco, anzi del cantiere.
Da un politico che si dice di sinistra avremmo atteso informazioni chiare sull’impatto ambientale di quattro nuovi immobili in una città che ha oltre 17.000 appartamenti vuoti. Invece, nessun accenno. Seguitare a realizzare case in aree senza servizi significa infatti, come noto, ridurre il suolo verde disponibile e incentivare ancor più la mobilità individuale in auto degli abitanti del quartiere, con effetti negativi sulla qualità di un’aria sempre più compromessa.
Da un politico che si dice di sinistra ci saremmo aspettati parole forti e appassionate sulla necessità di offrire opportunità abitative ai tanti indigenti che, purtroppo, vivono nella nostra città. Al contrario, la sua preoccupazione è stata esclusivamente quella di evidenziare che non vi sarà alcuna assegnazione degli alloggi tramite i criteri tradizionali dell’edilizia agevolata, ovvero le graduatorie. Allora, mi perdoni il vicesindaco, ma che edilizia popolare è? Se si tratta di residenziale puro, le mie osservazioni sono ancora più pertinenti: possiamo permetterci altri immobili con oltre 17.000 appartamenti vuoti?
Quanto al fatto che quei terreni fossero già edificabili, lo rendo edotto di un dettaglio di non poco conto: lo sono addirittura dal 2004.  Ma questo non rappresenta un buon motivo per un’amministrazione lungimirante per non cercare soluzioni alternative all’ennesimo scempio del suolo, dato che non mancano di certo. Da tempo vado dicendo che Reggio Emilia è una città edificante: anche il vicesindaco ha dato stamane un’autorevole conferma. Lo attendiamo sabato 8 settembre per dire la propria, magari con qualche parola in più di sinistra.