Imprese, i giovani preferiscono essere dipendenti

30 agosto 2018 | 12:34
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Imprese, i giovani preferiscono essere dipendenti

Le aziende under 35 della provincia sono scese a giugno 2018 a 4.596 unita’: i titolari e amministratori di imprese reggiane sotto i 30 anni sono 2.667. Cala la disoccupazione fra i 15 e i 29 anni

REGGIO EMILIA – Imprenditori o dipendenti? “Per i giovani reggiani perde appeal l’idea di fare impresa, mentre resiste il lavoro alle dipendenze”. Secondo l’ultimo studio della Camera di commercio, le aziende under 35 della provincia sono scese a giugno 2018 a 4.596 unita’, portando all’8,4% la loro incidenza nella struttura imprenditoriale territoriale.

Per le imprese guidate da giovani si tratta della percentuale piu’ bassa degli ultimi sette anni: nel 2011, infatti, la quota era al 10,7%. A fronte di 198 imprese giovanili nate nel trimestre aprile-giugno di quest’anno, le aziende che hanno espresso la volonta’ di non proseguire l’attivita’ sono 91, con un saldo ancora positivo ma che progressivamente si e’ ridotto dal +210 del 2012 (il picco) all’attuale +107, con un sostanziale dimezzamento quindi.

Ancora: i titolari e amministratori di imprese reggiane che non avevano ancora compiuto 30 anni nel 2011 erano 3.950, e rappresentavano il 5,2% del totale; dopo sette anni sono scesi a 2.667, con un’incidenza percentuale sul totale degli imprenditori-amministratori scesa al 3,8%. E arrivano buone notizie sul tasso di disoccupazione dei giovani appartenenti alla classe d’eta’ 15-29 anni. Dopo aver raggiunto il valore massimo, pari al 17,4%, nel 2014, a fine 2017 e’ infatti sceso al 14,8%.

Contemporaneamente, il trend degli occupati nella fascia 15-29 anni, rapportati alla popolazione totale della stessa classe d’eta’, prosegue nella sua lenta ripresa. Dopo aver toccato il valore minimo nel 2014 con il 36,6%, ed essersi scostato di poco nel 2015 (36,7%), nel 2016 si e’ portato al 38,9% e, nel 2017, al 39,1%. Nel 2017 gli avviamenti di giovani appartenenti alla classe d’eta’ 15-29 anni sono stati 38.832, a fronte di 34.143 cessazioni con un saldo positivo di 4.489 unita’.