Fantuzzi: “Stop al cemento in via Caduti in Missione di Pace”

27 agosto 2018 | 12:47
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Fantuzzi: “Stop al cemento in via Caduti in Missione di Pace”

Si è tenuto ieri un incontro, in via Settembrini, a cui hanno partecipato dei residenti del quartiere sul progetto delle quattro palazzine da realizzare

REGGIO EMILIA – Si è tenuto ieri un incontro, in via Settembrini, a cui hanno partecipato dei residenti del quartiere sul progetto delle quattro palazzine da realizzare in via Caduti in Missione di pace. Scrive Francesco Fantuzzi, di Reggio Città Aperta: “I presenti, oltre ottanta persone, hanno lamentato la totale assenza di informazione su un progetto che avrà un impatto significativo sulla zona, residenziale di pregio ma già pesantemente edificata negli scorsi anni”.

E aggiunge: “Sabato 8 settembre avremo pertanto anche la loro partecipazione all’iniziativa che chiederà alla giunta di riutilizzare l’esistente per fare edilizia popolare: Reggio Emilia è una delle città più urbanizzate e inquinate d’Italia, avendo un quarto della propria superficie coperta da cemento”.

Continua Fantuzzi: “Durante l’incontro è stato anche evidenziato che il Rendiconto della gestione 2017 del Comune di Reggio Emilia prevede a pagina 45, relativamente a programmi di social housing, non solo nuovi interventi di edilizia residenziale ma anche “cessione di immobili” e più in generale “una revisione e rigenerazione (immancabile) delle azioni e degli strumenti di supporto alle politiche abitative””.

E conclude: “Se dunque quello è l’obiettivo, si proceda prima con la mappatura degli oltre 17mila appartamenti vuoti e si individuino alcune aree adatte allo scopo, come ad esempio Parco Ottavi, altro recente ed evidente esempio di scempio edilizio.
Inoltre, l’immobile di via Kennedy 21, che oggi rappresenta un pesante problema per la sicurezza del quartiere, potrebbe già soddisfare più della metà del fabbisogno identificato con l’intervento previsto. Per tutto ciò ci troveremo in Via Caduti in missione in pace. L’interesse per l’iniziativa è davvero notevole: fino a ora hanno aderito quasi 500 persone”.