Prima disturba la gente in piazza, poi aggredisce i carabinieri: arrestata

9 agosto 2018 | 08:47
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Prima disturba la gente in piazza, poi aggredisce i carabinieri: arrestata

Attaccabrighe ubriaca a Cavriago: 50enne accusata di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Tre militari feriti, medicata anche la donna

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Momenti altamente concitati ieri notte nella centralissima Piazza Zanti di Cavriago:  una donna ubriaca e fuori controllo ha incominciato a dare in escandescenze, urlando e dando fastidio ai tanti cittadini presenti, tra cui diversi bambini. La condotta molesta della donna è stata segnalata al 112 che ha inviato sul posto i carabinieri di Cavriago che ,intervenuti sul posto coi colleghi in forza a Montecchio, hanno dovuto contenere la furia della donna, andata ulteriormente fuori di testa alla sola vista dei militari che ha offeso ed aggredito.

L’episodio è culminato con l’arresto della attaccabrighe, una 50enne reggiana residente a Castelnovo Sotto, chiamata a rispondere del reato di resistenza e lesioni a pubblico. Domani mattina la donna, ristretta a disposizione della Procura reggiana,  comparirà, per la convalida dell’arresto davanti al tribunale di Reggio.

La vicenda che si è sviluppata in due momenti. Il primo quando la donna in evidente stato d’ebrezza ha “dato di matto” creando disturbo tra i cittadini presenti in piazza. Il secondo momento quando la pattuglia della stazione di Cavriago, su richiesta di alcuni cittadini preoccupati, è accorsa. L’intervento dei carabinieri tuttavia non ha ricondotto alla ragione la donna che si è scagliata contro i militari, peraltro perdendo l’equilibrio e rovinando a terra. Seppur a fatica, i cc sono riusciti ad aver la meglio sull’esagitata che è stata  fatta salire su un’ambulanza nel frattempo giunta che la ha condotta in ospedale. Anche al Franchini di Montecchio la donna ha continuato nella sua condotta violenta, rifiutando di essere avvicinata anche dai sanitari. Solo la somministrazione di un forte calmante è riuscita a calmarla consentendo anche le cure.

Anche 3 militari sono stati medicati: hanno prognosi tra i 5 e i 15 giorni.