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Diciotti, sbarcano tutti i migranti: Salvini indagato

26 agosto 2018 | 06:54
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Diciotti, sbarcano tutti i migranti: Salvini indagato

Atti al Tribunale dei ministri. Leader Lega replica: “Vergogna, ma non ci fermeranno”. Cei: ne ospiteremo un centinaio. Conte: al momento Italia non aderisce a bilancio Ue

REGGIO EMILIA – Sono sbarcati tutti i 137 migranti dalla nave Diciotti, dopo cinque giorni trascorsi sul pattugliatore della guardia costiera ormeggiato nel molo di Levante del porto di Catania. I primi a scendere sono stati 12 giovanissimi, che sono stati presi in consegna da personale della Croce Rossa italiana. Dopo l’identificazione saranno trasferiti con dei bus nell’hot-spot di Messina in attesa della successiva distribuzione tra Chiesa italiana, un centinaio, Albania e Irlanda, una ventina ciascuno.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è indagato dalla Procura di Agrigento per sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale. Indagato anche il capo di Gabinetto del Viminale. Secondo i magistrati, avrebbero privato illegalmente della libertà personale i profughi soccorsi dalla nave Diciotti a cui, da giorni, è vietato scendere dall’imbarcazione ormeggiata nel porto di Catania. “Vergogna”, il commento a caldo del leader della Lega, parlando dalla festa della Lega di Pinzolo.

La svolta nell’inchiesta arriva al termine di una giornata convulsa in cui il capo dei pm della città dei Templi Luigi Patronaggio è volato a Roma per sentire due alti funzionari del Viminale, Gerarda Pantalone e il suo vice, Bruno Corda, presi a verbale al palazzo di Giustizia come persone informate sui fatti. “La Procura di Agrigento, al termine dell’attività istruttoria compiuta, ha deciso di passare a noti il fascicolo, iscrivendo due indagati e trasmettendo doverosamente i relativi atti alla competente Procura di Palermo per il successivo inoltro al tribunale dei ministri del capoluogo”, scrive il procuratore in una nota.

Conte: al momento Italia non aderisce a bilancio Ue
“Siamo al lavoro per porre una riserva all’adesione dell’Italia al piano finanziario pluriennale in corso di discussione. A queste condizioni, l’Italia non ritiene possibile esprimere adesione a un bilancio di previsione che sottende una politica così incoerente sul piano sociale”. Lo scrive in un post su facebook il premier Giuseppe Conte sottolineando: “L’incontro a Bruxelles in tema di immigrazione, che si è concluso con un nulla di fatto, non è una sconfitta dell’Italia, come qualcuno superficialmente ha scritto. E’ una sconfitta dell’Europa”.

“Questo Governo esprime una politica sull’immigrazione rigorosa e coerente, ma non abbandona a se stesse persone che sono in pericolo di vita o comunque versano in condizioni critiche. I numeri ci danno ragione. Gli sbarchi sono diminuiti dell’85%, se compariamo questo periodo di Governo con il medesimo lasso temporale dell’anno precedente”. Lo scrive in un post su facebook il premier Giuseppe Conte che aggiunge: “Con questo Governo il Mediterraneo non è più il cimitero dei migranti senza nome”.

Salvini: io indagato vergogna ma non ci fermeranno
“Indagano un ministro che difende i confini del Paese. E’ una vergogna” ma “non ci fermeranno”. Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini parlando dalla festa della Lega di Pinzolo. “Cosa porti a casa? Che ti indagano. Aspetto con il sorriso il procuratore di Agrigento, voglio spiegargli le mie ragioni. Aspetto un procuratore che indaghi i trafficanti e chi favoreggia l’immigrazione clandestina. Gli ricordo che gli scafisti comprano armi e droga che poi viene spacciata magari fuori dalle scuole dei nostri figli”.

Ieri pomeriggio l’ufficio di Sanità marittima di Catania ha ordinato lo sbarco immediato di 17 profughi – undici donne e sei uomini alcuni dei quali affetti da polmonite e tubercolosi – bisognosi di assistenza medica. Ieri sera, però, a scendere dalla Diciotti, la nave della Guardia Costiera che li ha soccorsi e che è ormai da giorni la loro casa, sono stati in 13: quattro giovani donne hanno preferito restare a bordo per non separarsi dai mariti. Ai mediatori culturali e ai medici che le hanno visitate le 11 profughe hanno raccontato le violenze e gli abusi subiti nei campi profughi della Libia: storie drammatiche denunciate nei giorni scorsi anche da diversi politici saliti a bordo dell’imbarcazione.

Scontri Polizia-manifestanti
Ieri pomeriggio la polizia ha impedito un tentativo di sfondamento effettuato dai manifestanti che contestano il blocco dei migranti su nave Diciotti a Catania. C’è stato uno scontro con le forze dell’ordine per evitare lo ‘sfondamento’, e un poliziotto è rimasto ferito. L’agente è stato soccorso dai suoi colleghi e portato in un cellulare della polizia di stato per le prime cure. Una decina di giovani con salvagenti e tavolette si sono lanciati a mare nel tentativo di raggiungere il pattugliatore della Guardia Costiera gridando ‘libertà, libertà’. Tre manifestanti, due ragazzi e una ragazza, sono rimasti feriti nei contatti avuti con le forze dell’ordine rende noto la rete antirazzista che aveva organizzato l’iniziativa.