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Crollo del ponte, Toninelli: “Rivedremo tutte le concessioni e convenzioni”

27 agosto 2018 | 18:27
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Crollo del ponte, Toninelli: “Rivedremo tutte le concessioni e convenzioni”

REGGIO EMILIA – “Bisogna smettere di inseguire le emergenze e bisogna ricominciare a programmare gli interventi per evitare che eventi di questo genere vengano a determinarsi”. Così il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli in audizione alle commissioni riunite VIII di Camera e Senato in seguito al crollo del Ponte Morandi a Genova. La prima vera grande opera di cui ha bisogno questo Paese è un imponente e organico piano di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

“Il capitale investito dalla maggior parte delle concessionarie era già stato ampiamente ammortizzato e remunerato, tra la metà e la fine degli anni ’90. Pertanto, le tariffe avrebbero quantomeno potuto essere drasticamente ridotte – ha detto il ministro – di una montagna di extraprofitti”. “Degli extraprofitti hanno beneficiato totalmente le società concessionarie, a discapito dei cittadini che hanno visto e vedono di volta in volta aumentare il costo dei pedaggi”, ha aggiunto.

“Questo Governo – ha aggiunto – farà di tutto per rivedere integralmente il sistema delle concessioni, valutando di volta in volta l’interesse pubblico”. “Entro domani – ha fatto sapere – saranno pubblicati tutti” gli atti delle concessioni autostradali. Intanto è scontro sulla ricostruzione tra il commissario Giovanni Toti e il vicepremier Luigi Di Maio.

Autostrade pubblica online, rendendo “pubblico e accessibile a tutti i cittadini”, il testo della convenzione con il ministero, una risposta a “polemiche e strumentalizzazioni”. La società sottolinea come “nessuna norma interna o prassi internazionale prevede la pubblicazione di tali documenti. Ciò anche per assicurare parità di condizioni sul mercato tra i vari operatori del settore, anche per il caso di nuove procedure di affidamento”. Ecco il testo della Convenzione.

La documentazione pubblicata da Autostrade riguarda il testo originale della Convenzione, stilata allora con l’Anas, approvata unitamente agli allegati della legge 101 del 2008, e tutti gli atti aggiuntivi successivi con i relativi allegati. La gran parte di questi documenti era stata già pubblicata sul sito web del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 2 febbraio 2018, mentre la totalità dei documenti stessi era stata già resa disponibile nella scorsa legislatura (maggio 2017) ai membri della Commissione Lavori Pubblici del Senato per consultazione Viene ora pubblicato anche il cosiddetto Piano Finanziario.

Toninelli: trasparenza dopo 20 anni omissis
“Ecco gli effetti dell’azione politica del Governo del cambiamento. Dopo quasi 20 anni dalla privatizzazione, dopo 20 anni di segreti e di omissis, Autostrade per l’Italia dice improvvisamente di voler fare trasparenza cercando di far apparire il proprio gesto come spontaneo e dettato da un autonomo desiderio di venire incontro all’interesse pubblico”. Così il ministro dei trasporti e infrastrutture Danilo Toninelli che pubblica su un social network la lettera con la quale, qualche giorno fa, ha chiesto al ministero di attivarsi per la pubblicazione.

“Nelle prossime ore saranno” pubblicati “online sul sito del ministero tutti gli atti delle altre convenzioni” sulle concessioni autostradali, annuncia il ministro delle infrastrutture sottolineando di aver preso la decisione “in modo da dare davvero trasparenza all’opinione pubblica sui numeri grazie ai quali i padroni delle autostrade si sono arricchiti gestendo beni che appartengono a tutti noi”.

A Genova traffico in tilt
Gravi disagi sulle strade di Genova, in particolare sul nodo di Sestri Ponente, per il primo lunedì dal rientro dalle ferie dopo il crollo del ponte Morandi. Disagi anche a Bolzaneto in uscita dal casello autostradale e sulla viabilità cittadina e criticità a Borzoli, unico sbocco per la Valpolcevera da ponente. In autostrada si registrano rallentamenti tra la A12 e la A7 e ai caselli di Genova Aeroporto e Bolzaneto.

Intanto è in corso in procura a Genova una riunione tra il procuratore capo Francesco Cozzi, l’aggiunto Paolo D’Ovidio e i consulenti nominati Malerba e Buratti.