Vaccini, l’Ausl boccia l’autocertificazione

5 luglio 2018 | 17:26
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Vaccini, l’Ausl boccia l’autocertificazione

I medici reggiani: “In questo modo ci saranno più disagi per le famiglie e i risultati saranno vanificati”. I piccini non vaccinati nella nostra provincia sono circa 300 nella fascia 0-6 anni

REGGIO EMILIA – I medici dell’Ausl di Reggio Emilia sbarrano il passo all’ipotesi ventilata dal ministro della Sanita’ Giulia Grillo di introdurre l’autocertificazione sui vaccini per le famiglie che iscrivono i bambini a scuola. Secondo Manuela Bedeschi (direttore del servizio di Igiene pubblica), Alessandro Volta, (direttore del programma materno-infantile) e Giacomo Magnani (direttore della struttura malattie infettive) il provvedimento, se attuato, “porta con se’ rischi ed interrogativi e non necessariamente agevolazioni per le famiglie”.

In primo luogo perche’, spiegano i professionisti, “si puo’ immaginare che prima di sottoscrivere un tale documento, il genitore abbia necessita’ di rivolgersi ai servizi vaccinali o al pediatra per verificare la situazione reale e in questo caso non si tratterebbe certo di semplificazione del percorso di accesso alla scuola”. Ma soprattutto si rischia di vanificare i risultati raggiunti ad oggi attraverso le norme piu’ stringenti varate dalla Regione per adempiere a quanto previsto dalla legge sull’obbligo vaccinale.

“I primi dati sulle coperture, che negli anni precedenti avevano raggiunto livelli critici, hanno evidenziato una crescita per tutte le vaccinazioni incluse nell’obbligo” viene infatti evidenziato. In provincia di Reggio Emilia, in particolare, i bambini non vaccinati per scelta dei genitori sono 121 per l’eta’ zero-tre e 158 per i tre-sei, anni su una popolazione complessiva di circa 30.000 bambini. Dunque, concludono Bedeschi, Magnani e Volta, “ci auguriamo che, per il bene di tutti, questi numeri diminuiscano in tempi rapidi e non si arretri rispetto agli obiettivi di copertura vaccinale a tutela della salute dei nostri bambini”.