Poviglio, azienda froda al fisco 167 milioni di euro

26 luglio 2018 | 14:44
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Poviglio, azienda froda al fisco 167 milioni di euro

Denunciato il titolare, un 67enne originario della provincia di Cosenza gia’ noto alle Fiamme gialle

POVIGLIO (Reggio Emilia) – “Costi indebitamente dedotti e basi imponibili sottratte a tassazione per oltre 135 milioni di euro e circa 32 milioni di maggiore Iva dovuta”. Questo ha accertato, dopo mesi di indagini e a seguito di una verifica fiscale condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria, la Guardia di finanza di Reggio Emilia a carico di una societa’ di Poviglio, usata per “ottenere indebiti rimborsi Iva ed evadere sistematicamente le imposte”.

Dopo i primi approfondimenti, scrivono i finanzieri, la situazione contabile della societa’ “e’ apparsa subito molto grave agli investigatori”, che hanno rilevato “costi iscritti in bilancio in assenza di idonea documentazione, ingenti crediti Iva ottenuti senza aver svolto alcuna attivita’ economica nella sede dichiarata e omissioni contabili e fiscali che qualificano la societa’ come ‘evasore totale’, avendo omesso di presentare la dichiarazione dei redditi del 2016”.

Come se non bastasse, la societa’ e il suo amministratore erano coinvolti “in complesse indagini della Guardia di finanza di Cosenza”. Tra l’altro, evidenziano le Fiamme gialle, la stessa societa’ “aveva repentinamente cambiato attivita’ passando, circa un anno fa, dall’edilizia al commercio all’ingrosso di prodotti non alimentari”, una differenza di categoria economica “troppo evidente per non destare sospetti”. E infatti le indagini, coordinate dalla Procura reggiana, hanno portato alla scoperta di “ingenti costi indebitamente dedotti e basi imponibili sottratte a tassazione per oltre 135 milioni e di circa 32 milioni di maggiore Iva dovuta”.

Per questo il responsabile, un 67enne originario della provincia di Cosenza e li’ residente, gia’ noto alla Guardia di finanza di Reggio Emilia “perche’ emerso in vecchie indagini in materia fallimentare, e’ stato denunciato alla Procura reggiana per reati tributari”.