PD, il bilancio chiude con un passivo di 28mila euro

28 luglio 2018 | 10:42
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PD, il bilancio chiude con un passivo di 28mila euro

E spuna un fondo di 30mila euro, in cripto-valute, gestito da Marina Ligabue

REGGIO EMILIA – Il Pd chiude il bilancio 2017, per la prima volta, con una perdita di 28.845 euro. A pesare il crollo delle entrate del tesseramento e la decisione del tesoriere nazionale di trattenere interamente la quota dai versamenti del 2 per mille. Per il 2018 la previsione è quella chiudere in attivo, puntando sulla resa del fondo di 30mila euro in cripto-valute, gestito – in base ad un contratto sottoscritto dal tesoriere Marchi – da Marina Ligabue consulente finanziaria e storica attivista del Pd.

Tra le altre operazioni, come riporta la Gazzetta di Reggio, anche la trattativa avviata con un fondo di investimento inglese per la cessione dei locali del Pd di via Samoggia. Un’operazione anche in questo caso condotta da Marina Ligabue e che potrebbe avere esito positivo, a condizione che il Pd possa usufruire della sede ancora per diversi anni.

Intanto si apprende che lo scontro tra il tesoriere della Federazione Pd reggiana Maino Marchi e quello nazionale Francesco Bonifazi potrebbe sfociare in un atto ingiuntivo con il quale verranno richieste all’ex parlamentare le quote non versate a Roma ma nelle casse del Pd di via Gandhi.

Marchi sostiene di aver versao il suo contributo di 1.500 euro al mese fino al 22 marzo 2018 nelle casse de Pd reggiano dato che non arrivava più il due per mille dal Pd nazionale. Si tratta di 17.500 euro che la Federazione potrebbe essere chiamata a restituire. Ma Marchi ha già annunciato che, si ci sarà da pagare, lo farà personalmente, usando i circa 20mila euro del trattamento di fine rapporto maturato come funzionario della federazione Pd.