L’acqua pubblica ritorna in consiglio comunale

9 luglio 2018 | 17:51
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L’acqua pubblica ritorna in consiglio comunale

Mdp: “Sollecitare nuovo governo su legge per affidamento in house”

REGGIO EMILIA – Una legge nazionale che favorisca l’affidamento in house dei servizi pubblici locali, a partire dal servizio idrico integrato. Lo ha chiesto Articolo Uno-Mdp in Consiglio comunale a Reggio Emilia con una mozione a prima firma del capogruppo, Lanfranco de Franco.

L’atto, approvato con 24 voti favorevoli su 25 (unica astenuta la consigliera Rigon di Fdi), solleva “la necessita’ urgente di rivedere le normative di riferimento dei servizi locali per rendere piu’ facile l’affidamento in house attraverso strumenti giuridici, tecnici e finanziari, dando una risposta politica e istituzionale chiara all’esito del referendum del giugno 2011 con cui si sono espressi 27 milioni di italiani”. Il “nuovo esecutivo sia coerente con gli impegni presi nel contratto di governo- afferma de Franco- dal 2011 a oggi non sono state approvate leggi capaci di sostenere le realta’ locali intenzionate ad avviare percorsi di ripubblicizzazione analoghi a quello deliberato dal Consiglio comunale di Reggio Emilia e dal Consiglio locale reggiano di Atersir nel 2013”.

Prosgue il consigliere: “Per quanto non sia possibile attendere altro tempo rispetto alla procedura deliberata a dicembre 2015, che consentira’ un nuovo affidamento a una societa’ mista entro il 2019, una nuova normativa nazionale potra’ favorire gli affidamenti diretti anche su altri fronti e potra’ rendere reversibile il passaggio a soluzioni diverse dalla gestione in house, in coerenza con quanto stabilito dallo Statuto comunale, dove si esplicita che il Comune di Reggio Emilia operi per una gestione del servizio idrico integrato senza scopo di lucro ed effettuata esclusivamente mediante soggetti interamente pubblici”.

Qualora venisse favorito dalla normativa l’affidamento in house dunque, “la legge potra’ prevedere forme di controllo e regolazione- conclude il consigliere- capaci di garantire elevata qualita’ del servizio, efficienza gestionale e un equilibrio dei piani finanziari tale da poter controllare le tariffe”. Per l’assessore all’Ambiente, Mirko Tutino, il documento rappresenta “un buon auspicio” perche’ “ad oggi, nessuna delle aziende partita con un affidamento dei servizi con gara e’ riuscita a ripubblicizzarli e non perche’ mancassero i requisiti economici, ma perche’ la normativa lo rende difficoltoso”. L’atto approvato quest’oggi impegna nello specifico il sindaco e la giunta di Reggio Emilia a trasmettere il documento ai presidenti dei due rami del Parlamento e dei gruppi parlamentari, al presidente del Consiglio e al ministro delegato in materia di servizi pubblici locali.