Casa Gioia sviluppa il software alleato dei ricercatori

2 luglio 2018 | 11:02
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Casa Gioia sviluppa il software alleato dei ricercatori
Casa Gioia sviluppa il software alleato dei ricercatori
Casa Gioia sviluppa il software alleato dei ricercatori

È frutto del lavoro di un giovane studente di ingegneria informatica reggiano. Permette di tenere traccia di tutta l’attività del centro ed è consultabile anche dai genitori degli utenti

REGGIO EMILIA – Riduzione dell’errore umano, aggiornamento quotidiano dei programmi educativi, creazione di archivi con il percorso di apprendimento e di grafici utili al riepilogo visivo dei progressi di ogni utente. Sono questi e molti altri i vantaggi legati all’introduzione e all’utilizzo di un software sviluppato ad hoc per i ricercatori di Casa Gioia, pensato per la raccolta immediata e precisa dei dati relativi all’andamento dei ragazzi con disabilità cognitiva e autismo.

Si tratta di uno strumento tecnologico vero e proprio che agevola l’attività dello staff scientifico. A progettarlo è stato il giovane perito informatico reggiano Enrico Barbieri, IT manager della start-up diretta da Stefania Azzali.

“Questo software permette agli insegnanti che fanno ricerca di inserire i dati dei ragazzi e di aggiornarli quotidianamente, creando così una serie di profili personali che diano conto del percorso di ciascuno. Ho cercato di creare uno strumento che partisse da come gli insegnanti erano abituati a lavorare, perché potessero orientarsi senza difficoltà: ho chiesto mi lasciassero vedere i loro quaderni, e da lì ho cominciato”, spiega Enrico, 21 anni, studente di Ingegneria informatica a Modena.

Oltre ad una serie di categorie (motorie e visuali, per esempio), il software prevede obiettivi a lungo termine diversi per ogni ragazzo e legati alle caratteristiche di ciascuno, che racchiudono obiettivi a breve termine. Per ogni dato inserito dopo una prova, l’applicazione – utilizzabile anche su mobile – mostra un grafico che rispecchia il percorso del ragazzo, rilevandone successi e fallimenti. È anche in grado di tenere la cronologia degli insegnanti di ogni utente.

Claudia Puchetti, in forza nel team dei ricercatori, parla di “innumerevoli vantaggi rispetto alla presa dati carta e matita”: oltre a quelli già evidenziati, lo strumento digitale permette “un confronto continuo tra professionisti perché è interamente online e pertanto consultabile in ogni momento dai supervisori. Anche i genitori degli utenti possono avere accesso al software ed essere così al corrente dei programmi educativi seguiti dal figlio, degli obiettivi raggiunti e delle relative valutazioni”.

Il software rappresenta inoltre un valido aiuto alla ricerca che il team di Casa Gioia sta conducendo: “In letteratura si è estremamente carenti per quanto riguarda gli adulti con disabilità cognitiva, sia in termini di strumenti di valutazione che di procedure di insegnamento derivate dall’analisi applicata. Raccogliendo dati quotidianamente riusciamo a monitorare l’apprendimento ma soprattutto a capire quali sono le strategie che funzionano e possono essere utilizzate per insegnare con profitto”.

La validità dello strumento è confermata dal suo approdo all’università di Modena e Reggio, dove è stato presentato agli studenti nell’ambito di un master sull’autismo.

“La prima versione del software ha richiesto un impegno di alcuni mesi. Bisogna pensare al progetto con calma e lungimiranza, per evitare di ritrovarsi a metà e di scoprire che alcune cose non sono più fattibili perché non sono state organizzate in precedenza. Poi ho apportato diverse modifiche in base alle richieste dei ricercatori, nell’ottica di ottimizzare il risultato”, spiega Enrico.

Nel futuro prossimo, chissà. L’ambizione è creare una versione analoga di questo programma che possa essere condivisa con altri enti impegnati nella ricerca scientifica: “Dovrò creare un pacchetto che preveda l’installazione guidata e permetta gli aggiornamenti. Ci penserò non appena avrò perfezionato questa in ogni sua parte”, assicura Enrico.