
Per futili motivi, i contendenti, utilizzando sgabelli ed altre armi improprie si sono colpiti con violenza. Il Sappe denuncia: mancano trenta agenti
REGGIO EMILIA – Una violenta rissa tra detenuti di origine magrebina e’ scoppiata ieri sera nel carcere di Reggio Emilia, in una sezione aperta a vigilanza dinamica. Per futili motivi, i contendenti, utilizzando sgabelli ed altre armi improprie si sono colpiti con violenza e molti hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del carcere.
Lo denunciano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato della polizia penitenziaria Sappe, e Francesco Campobasso, segretario nazionale. “Per un considerevole lasso di tempo e’ stata messa a rischio la sicurezza e l’incolumita’ di molti di loro, oltre a quella degli operatori intervenuti. Solo grazie alla professionalita’ del personale di polizia penitenziaria gia’ in servizio ed a quello intervenuto in supporto, con l’ausilio del comandante di reparto, si e’ evitato il peggio e sono stati ripristinati l’ordine e la sicurezza”, dice il sindacato.
Alcuni detenuti sono stati trasferiti in altri istituti e tutti denunciati alla Procura reggiana. “I fatti accaduti sono molto gravi. A Reggio Emilia necessitano almeno 30 agenti nell’immediato”, chiude il Sappe.