Bambini, un campo estivo per convivere con il diabete

5 luglio 2018 | 15:28
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Bambini, un campo estivo per convivere con il diabete

E’ in corso a Castelnovo Monti: sono 15 i partecipanti all’iniziativa. La dottoressa Lasagni: “Rappresenta un’esperienza unica di crescita, sia per i ragazzi che per il team di cura”

CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Diabete di tipo 1, é in corso a Castelnovo ne’ Monti un campo estivo residenziale rivolto a bimbi e adolescenti che ne sono affetti. Il campo, che è organizzato dalla Pediatria del Santa Maria Nuova, con un progetto finanziato dalla Regione Emilia – Romagna, ha un’importante valenza educativo-terapeutica.

Durante la settimana, infatti, in un contesto divertente, al di fuori di quello consueto e famigliare, si impara a gestire, in maniera serena e in autonomia con la supervisione del team diabetologico, le situazioni quotidiane (e non) nella vita con il diabete. I ragazzi hanno l’occasione di divertirsi con attività ricreative e sportive destinate a favorire l’accettazione e l’integrazione sociale e, al contempo, partecipano a brevi “lezioni” nelle quali si affrontano i temi della corretta alimentazione, dell’autogestione e del “problem solving”. Quest’anno sono 15 i partecipanti all’iniziativa.

L’equipe sanitaria che accompagna i bambini, composta da un medico pediatra diabetologo, due infermiere, una dietista e una psicologa esperti nella cura del diabete, si impegna sia per garantire lo svolgimento di tutte le attività ricreative in piena sicurezza sia per fornire educazione terapeutica ai ragazzi.

Durante i giorni di campo sono previsti incontri con i medici dell’Endocrinologia e della Diabetologia Pediatrica dell’Arcispedale di Reggio Emilia. Questo particolare campo estivo favorisce l’incremento dell’autostima nell’individuo, il confronto con i coetanei e il superamento della sensazione di isolamento e di diversità.

“Crediamo molto in queste proposte – spiega la dottoressa Anna Lasagni – pediatra specialista in Diabete infantile -. Il campo estivo rappresenta un’esperienza unica di crescita, sia per i ragazzi che per il team di cura. Per fine estate stiamo pensando a una due giorni con gli adolescenti al Rifugio Bargetana”.