Scovato l’arsenale dei calabresi: pistole, ordigni e fucili a pompa

16 giugno 2018 | 08:01
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Scovato l’arsenale dei calabresi: pistole, ordigni e fucili a pompa
Scovato l’arsenale dei calabresi: pistole, ordigni e fucili a pompa
Scovato l’arsenale dei calabresi: pistole, ordigni e fucili a pompa

Le armi erano custodite in due case a Reggio. A finire in manette Giovanni Audia, 33 anni, Giuseppe Minarchi, 34 anni e Alfonso Vasapollo 50 anni

REGGIO EMILIA – Un ingente quantitativo di armi, munizioni e polvere da sparo è stato sequestrato in due abitazioni del capoluogo dai carabinieri del comando provinciale di Reggio e, in particolare, dai militari del nucleo investigativo in collaborazione con quelli delle compagnie di Reggio, Guastalla e Castelnovo Monti e con 2 unità anti-esplosivi del nucleo cinofili carabinieri di Padova. Al lavoro anche i cani del cucleo cinofili di Torreglia, in provincia di Padova, specializzati proprio nell’individuare esplosivi e tracce di polvere da sparo.

E’ stato uno di loro, ad esempio, a far scoprire, in un giardino della casa di Reggio Emilia di uno degli arrestati, una pistola che era stata precedentemente lanciata dalla finestra all’arrivo dei carabinieri. Arma finita tra la fitta vegetazione del giardino della casa e scovata dai cani (video). Un’operazione ‘preventiva’ costituita da oltre una quindicina di perquisizioni locali, finalizzate al controllo di persone sospettate o pregiudicate per reati concernenti armi da fuoco.

Con l’accusa di illecita detenzione di armi, anche clandestine e da guerra, e del relativo munizionamento, i carabinieri hanno arrestato tre crotonesi (un 33enne abitante a Reggio Emilia, Giovanni Audia, ma residente a Cadelbosco Sopra, un 34enne abitante a Castelnovo Sotto, Giuseppe Minarchi e un 50enne domiciliato a Reggio Emilia, Alfonso Vasapollo), ai quali i militari hanno sequestrato numerose pistole e revolver, fucili a pompa e semiautomatici, carabine modificate e potenziate, diversi silenziatori, polvere da sparo, inneschi e ordigni esplosivi già confezionati.

In particolare a casa di Audia e Vasapollo sono state trovate armi di svariato tipo e solo revolver un revolver senza matricola a casa di Giuseppe Minarchi). Tutte armi o congegni esplosivi di straordinaria offensività e pericolosità, soprattutto con riferimento, tra gli altri, ad un ordigno artigianale contenente sfere d’acciaio attivabile con un meccanismo a strappo ed ai diversi componenti rinvenuti per fabbricarne altri ancora.

Si stanno sequestrando anche diversi fucili rubati tra le province di Verona e di Reggio Emilia, un micidiale fucile a canne mozze e pistole con matricola abrasa. Oltre ai tre arrestati, nei guai è finito anche altro calabrese 46enne residente a Reggio, trovato in possesso di circa mezzo etto di marijuana: per lui è scattata la denuncia alla Procura reggiana per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Si tratta del più importante e più consistente sequestro di armi illegali operato nella provincia di Reggio. Un risultato importante quello conseguito dai carabinieri reggiani che necessita adesso dei giusti approfondimenti investigativi per rispondere ad una serie di interrogativi, tra i quali accertare se si tratta di armi che abbiano già sparato o per conto di chi erano custodite. Molte delle risposte si potranno ottenere dagli accertamenti di natura balistica che verranno eseguiti nei laboratori dei RIS di parma